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Penitenziari marchigiani, l'incontro in Regione: «Il detentivo di Torrette al via dopo il Covid»

Le Organizzazioni sindacali hanno posto sul tavolo le varie problematiche che affliggono gli istituti di pena marchigiani. Presente il vice segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gianluca Scarano

"Il reparto detentivo all'ospedale regionale di Torrette sarà aperto al termine dello stato emergenziale di pandemia". A scriverlo è in una nota il vice segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gianluca Scarano. Ieri si è tenuto il secondo incontro con il presidente dell'assemblea legislativa delle Marche Dino Latini e le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria dove si sono evidenziati i vari problemi che affliggono i penitenziari marchigiani. La richiesta di ottenere degli spazi idonei per i reclusi all'interno dell'ospedale regionale era stata avanzata dai sindacati nel precedente incontro. 

Prosegue Scarano: "Il presidente Latini, dopo aver elencato le problematiche ed aver ascoltato il provveditore dell'amministrazione penitenziaria, ha invitato quest'ultimo in Regione. L'idea è quella di fare una visita in qualche istituto marchigiano e stilare un protocollo d'intesa per migliorare le condizioni delle carceri". Il rappresentante di Uilpa, durante il meeting, ha richiesto anche "la presenza delle compagini sindacali nel corso delle visite ai Penitenziari per poter dare un fattivo contributo al protocollo da parte di chi conosce e vive il pianeta carcere quotidianamente". Richiesta a cui lo stesso Latini ha acconsentito. 

All'assemblea hanno partecipato "il Garante per i Diritti delle persone private della libertà, il consigliere alla Salute e il Provveditore dell'amministrazione penitenziaria, quest'ultimo collegamento in videoconferenza. 
L'incontro si è svolto in un clima armonioso e collabotativo. Le Organizzazioni sindacali hanno posto sul tavolo le varie problematiche che affliggono gli istituti di pena marchigiani e le problematiche legate alla mancanza di lavoro per i ristretti. Uno strumento base, quest'ultimo, per il reinserimento sociale previsto dall'articolo 27 della Costituzione, oltre ai problemi di natura sanitaria, strutturali e carenza cronica di personale". 

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