Nuove telecamere anti-vandali: «Si gioca al "Grande fratello" anziché risolvere il problema »
«Ci risiamo, la “minaccia” delle spy-cam come soluzione per contrastare il disagio. Ormai non è più solo una minaccia, come l’Assessore Foresi e la Sindaca tengono a precisare»
«Ci risiamo, la “minaccia” delle spy-cam come soluzione per contrastare il disagio. Ormai non è più solo una minaccia, come l’Assessore Foresi e la Sindaca tengono a precisare». Lo scrive in una nota Altra Idea di Città.
«Ben cinquecento nuove telecamere contro “il crimine”, il solito pugno di ferro per risolvere problemi di questo genere. Il metodo di questa compagine amministrativa è sempre lo stesso: repressione e controllo! Nessuno vuole giustificare i vandali, ci mancherebbe, ma facciamo un breve riepilogo di cosa sono stati gli ultimi periodi per i giovani anconetani. In primis la pandemia che sicuramente non ha aiutato, soprattutto quando la Sindaca, tanto per cambiare, ha voluto militarizzare la città e chiudere i parchi, a proposito di repressione. Poi la solita progettazione della “movida notturna”: tutti in una singola piazza, circondata di forze dell’ordine. Eventi estivi ridotti quasi a zero, soprattutto per le fasce di età più giovani fino ai minorenni. Ci aggiungiamo poi le ordinanze anti-alcol e ora il dispiego di centinaia di telecamere. Invece di comprendere e risolvere alla radice il problema del disagio giovanile si adotta sempre la soluzione più rapida e comoda: mettiamo le telecamere. Come se questo dovesse aiutare a risolvere davvero il problema. Se si limita il divertimento dei giovani in qualsiasi maniera, poi non ci si può sorprendere che questo sfoci nel disagio e nel vandalismo. Pur ribadendo che questa non sia una giustificazione degli atti vandalici, chiediamo che si provi a risolvere davvero il problema del disagio dei giovani invece di “giocare” al Grande Fratello in giro per la città, magari progettando un’offerta di intrattenimento, per le fasce di età in questione, che si possa definire almeno decente. Si possono proporre progetti di riqualificazione per alcuni muri della città che i writers potrebbero rendere più belli evitando di "sfogare" su monumenti e parti storiche della città. Basterebbe poco, eppure non si fa!».