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Una grande condotta per risolvere il problema degli sversamenti. L'alternativa è il collettore: il Comune ci pensa

La Commissione Urbanistica-Lavori pubblici è stata convocata proprio per illustrare le soluzioni progettuali capaci di attenuare il fenomeno dei cosiddetti ‘sversamenti’

FALCONARA - Una grande condotta da realizzare lungo il litorale per stralci, in modo da non interferire con la stagione balneare, in alternativa al collettore di gronda in zona collinare. Di questa proposta si è parlato nella mattinata di oggi, martedì 25 ottobre, durante la seduta della commissione Urbanistica-Lavori pubblici, convocata proprio per illustrare le soluzioni progettuali capaci di attenuare il fenomeno dei cosiddetti ‘sversamenti’, ossia l’apertura degli scolmatori in caso di forti piogge. L’apertura degli scolmatori, che scaricano in mare acque bianche e nere, comporta infatti il divieto di balneazione temporaneo lungo la costa tra Ancona e Falconara e proprio per evitare questo danno all’ambiente e al turismo VivaServizi, tramite bandi europei, ha incaricato tre gruppi di progettisti di studiare soluzioni. Dopo anni di battaglie dei Comuni di Falconara e Ancona sono state stanziate le risorse per realizzare le opere: una cifra di 22 milioni di euro, un risultato unico per le Marche.

Nella prima fase progettuale, propedeutica alla progettazione definitiva ed esecutiva, è emersa appunto la proposta di realizzare una grande condotta lungo la spiaggia, che soppianti quella esistente molto più stretta svolga anche le funzioni di vasca di decantazione, in modo da trattenere l’acqua in eccesso in caso di piogge eccezionali per evitare che finisca in mare. La condotta, da posizionare ad almeno quattro metri di profondità, partirebbe da Villanova per arrivare fino alla zona Disco e sarebbe realizzata a stralci, da eseguire durante la stagione invernale. Poiché funzionerebbe prevalentemente grazie alla pendenza, sfruttando la forza di gravità, permetterebbe di eliminare due stazioni di sollevamento e due pontili, quello di via Trieste e via dei Mille, liberando aree demaniali. La proposta è stata già sottoposta agli operatori balneari. Il Comune ha fatto da intermediario tra VivaServizi e i concessionari della spiaggia, che sono stati convocati al Castello. Già in precedenza l’amministrazione comunale si era confrontata con i residenti delle aree individuate per realizzare alcune vasche di decantazione e ne aveva raccolto le posizioni, che avevano poi spinto i progettisti ad accantonare queste ipotesi.

L’alternativa alla condotta lungo la spiaggia è quella del collettore di gronda, ipotizzato inizialmente nello studio di fattibilità commissionato dai Comuni di Ancona e Falconara e condiviso da tutte le forze politiche. Questa infrastruttura verrebbe posizionata nella zona collinare di Falconara e sarebbe collegata al depuratore, in modo da intercettare l’acqua piovana prima che arrivi fino alla costa. I progettisti hanno però evidenziato una serie di complicazioni che provocherebbero disagi alla popolazione. Innanzitutto la condotta dovrebbe essere posizionata sotto la strada e, date le dimensioni della tubatura, i lavori comporterebbero l’interruzione della circolazione in entrambi i sensi di marcia fino al completamento della posa. Gli scavi, inoltre, potrebbero mettere a rischio pedoni e residenti. Un’altra complicazione è data dalle interferenze con i sottosorvizi, come condotte del gas e infrastrutture elettriche e telefoniche. La Giunta sta ascoltando i portatori di interesse prima approvare l’ipotesi della condotta lungo il litorale, che richiederebbe anche tempi più brevi ed è caldeggiata dal committente Viva Servizi, perché ritenuta più efficace e meno soggetta a imprevisti.

Quanto alle condotte sottomarine, già previste del documento preliminare oggetto della gara d’appalto di VivaServizi del 2020, sono la parte finale del progetto e verrebbero realizzate in corrispondenza di due dei pontili che resterebbero e verrebbero completamente riqualificati. Il sistema Muds per la depurazione naturale delle acque, infine, come chiarito dai tecnici nel 2020 sarebbe complementare e non alternativo alle soluzioni oggetto di bando progettazione. Le soluzioni ipotizzate da VivaServizi sono efficaci anche senza il Muds, e non viceversa.

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