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Gli ingegneri: «Non toccate il superbonus, mantenere cessione del credito attuale»

Lasciare le possibilità attuali di cessione del credito evitando la stretta prevista nel Decreto sostegni ter in merito ai bonus edilizi

Lasciare le possibilità attuali di cessione del credito evitando la stretta prevista nel Decreto sostegni ter in merito ai bonus edilizi, quindi Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Sisma Bonus e Bonus facciate. «Il rischio è che anche nelle Marche, come potrebbe accadere nel resto d’Italia - commenta Alberto Romagnoli, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona – tali bonus edilizi possano subire delle contrazioni del loro utilizzo, un passaggio da evitare nel modo più assoluto, considerando la valenza di questa misura che rappresenta, dati alla mano, il volano economico della ripresa e uno dei motivi principali dell’aumento del Pil nel Paese». 

Gli ingegneri dorici esprimono pertanto forte preoccupazione sulle misure contenute nel testo. «Purtroppo non è la prima volta che i professionisti tecnici si trovano di fronte a misure limitanti l’uso dei bonus che si stanno rivelando, dopo una partenza difficile, anche nel nostro territorio uno strumento di notevole efficacia. Si tratta di modifiche che generano incertezza tra operatori del settore e cittadini beneficiari, incertezza che, a sua volta, mina il valore e la pratica di questo importante strumento fiscale ed economico”, aggiunge sempre Romagnoli. Di fatto, che cosa è avvenuto con il Decreto sostegni ter? Che esso prevede una forte limitazione alla cedibilità del credito. In sostanza, i beneficiari della detrazione potranno cedere il credito ad altri soggetti (ad esempio banche) ma questi non potranno cederlo a loro volta. Allo stesso modo, i fornitori che decidono di praticare lo sconto in fattura potranno cederlo ad altri soggetti ma a questi ultimi sarà impedito di cederlo ulteriormente. Il motivo che origina questo provvedimento è legato alla volontà del Governo di evitare frodi e speculazioni».

«Obiettivo più che condivisibile  - prosegue Romagnoli – tuttavia potrebbero essere utilizzate norme anti frode diverse da quelle del decreto. Adeguati strumenti informatici e l’utilizzo delle banche dati e delle informazioni a disposizione, in tempo reale, dell’Agenzia delle Entrate potrebbero essere perfettamente in grado di verificare tempestivamente tutti i possibili passaggi successivi delle cessioni, anche tra società controllate, evitando così che si commettano abusi, costituendo anche un forte deterrente verso di essi. Gli ingegneri dorici chiedono così di potenziare i controlli utilizzando tutte le possibilità oggi consentite, “perché è sacrosanto che si puniscano i colpevoli degli abusi, ma non certamente i tanti operatori economici, imprese, cittadini, professionisti, amministratori di condominio che si stanno impegnando seriamente e correttamente per migliorare la qualità e la sicurezza delle nostre costruzioni» conclude Romagnoli.  

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