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Martedì, 19 Marzo 2024
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Spostamenti tra Regioni a Pasqua, ora cosa cambia? Ecco come ci si potrà muovere

Il governo potrebbe intervenire con una proroga del blocco alla mobilità fino al 6 aprile, ma se l'ipotesi non dovesse concretizzarsi tutto dipenderà dai colori dei territori

Il divieto di spostamento tra le regioni in zona gialla verrà prorogato fino a dopo Pasqua? È questa la domanda che a poche ore dall’approvazione del nuovo Dpcm, il primo del governo Draghi, si stanno facendo quei tanti italiani che per motivo di lavoro o studio vivono lontano dalla propria famiglia. Proviamo a fare chiarezza. Secondo molti quotidiani, l’intenzione dell’esecutivo sembra essere proprio quella di postdatare la scadenza della norma che disciplina gli spostamenti tra territori, contenuta nel decreto legge n. 15 del 23 febbraio 2021, che così recita: «Fino al 27 marzo 2021, sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli  spostamenti  motivati da comprovate esigenze lavorative  o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». 

Spostamenti tra regioni: cosa succede a Pasqua 

Ad oggi tuttavia, come scrivono i colleghi di Today.it, non c’è nessuna certezza che il divieto di spostamenti tra regioni verrà effettivamente prorogato per includere anche le vacanze di Pasqua. E a dire il vero la bozza del Dpcm in via di approvazione (bozza ovviamente suscettibile di modifiche), si limita semplicemente a ricordare la scadenza del 27 marzo e le deroghe previste dalla legge per chi vuole muoversi tra le regioni o le province autonome. In ogni caso, se l’eventuale proroga dovesse arrivare, sarà quasi certamente contenuta in un nuovo decreto collegato al Dpcm.

Le deroghe agli spostamenti tra le regioni

E qui veniamo al capitolo deroghe. Che in realtà non sono poche. Se, come sembra, il nuovo Dpcm di Draghi sarà in continuità con i provvedimenti varati dal Conte 2, sarà possibile derogare al divieto di spostamento nei casi seguenti:

  • Per far rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. 
  • Per ricongiungersi con il coniuge/partner se il luogo coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione;
  • Per trascorrere le feste con i figli minorenni nei casi previsti dalla legge;
  • Per prestare assistenza a persone non autosufficienti;

Per giustificare gli spostamenti sarà necessario munirsi di autocertificazione (in basso il modulo) che potrà essere compilata anche davanti alle forze dell’ordine nel caso di eventuali controlli. Attenzione alle false dichiarazioni perché si entra nel penale. 

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