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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tre milioni all'anno per gli impianti sportivi: «Niente da fare ad Ancona? "Sciapate"»

Caro bollette e impianti sportivi "in progress": il sindaco Mancinelli fà il punto della situazione su alcuni temi caldi per la città. «Se non si interviene dal governo centrale rischia di saltare tutto»

«Noi cerchiamo di fare il massimo per le famiglie più fragili, ma serve un intervento concreto da parte del Governo centrale per scongiurare la crisi degli impianti sportivi». Così il sindaco Valeria Mancinelli questa mattina è intervenuta sull'argomento del caro bollette, in occasione dell'inaugurazione del nuovo campo sportivo "Giuliani" di Torrrette. «Il Comune - prosegue il Primo cittadino - è da un lato ospedale e dall’altro chiesa. Cioè, deve tentare di aiutare le fasce più deboli e le famiglie già seguite dai servizi sociali per sopportare l’aumento delle bollette. D'altro canto, tolte le categorie più fragili, per tutte le altre famiglie serve un intervento dello Stato centrale altrimenti è durissima andare avanti». L'aumento delle bollette «incrementa di molto il costo a carico del bilancio comunale del riscaldamento e dell’energia elettrica. Pensiamo solo alle 54 scuole e ai tanti impianti sportivi che devono proseguire le loro attività. Proprio per evidenziare queste problematiche domani partecipiamo all'iniziativa di Anci nazionale per sollecitare il Governo a favore dei bilanci dei Comuni e quindi, indirettamente, della famiglie. Se non si agisce alla svelta allora scuola, sport e pubblica illuminazione rischiano di andare in crisi». Anche l'assessore allo sport, Andrea Guidotti, presente nella struttura di via Esino, chiarisce come: «il rincaro delle bollette rischi di vanificare tutto il lavoro fatto finora dall’amministrazione». A rischio paralisi dunque l'impiantistica sportiva. «Abbiamo lavorato per fornire aiuti economici e per riqualificare con l'efficientamento energetico moltre strutture. Non possiamo permetterci un aumento di questo tipo. Mi auguro si faccia qualcosa per porre rimedio. Lo sport è fondamentale, rappresenta un volano per l'economia». 

A proposito di impianti sportivi, il sindaco e l'assessore hanno posto l'accento sul lavoro svolto finora dall'amministrazione in questo senso. Guidotti entra nel dettaglio: «Stiamo portando avanti un progetto di crescita anno dopo anno. L'ufficio sport è una squadra e in questi dieci anni di fatti e non chiacchiere ne abbiamo fatti. Ogni anno abbiamo investito tre milioni di euro di impiantistica sportiva. Alla fine del nostro mandato avremmo messo abbondantemente oltre 30 milioni di euro». A questi, poi, «si aggiungono i 6 milioni di euro che abbiamo intercettato dal bando ministeriale del Fondo di rigenerazione urbana per il Palaveneto, i 2 milioni di euro per ampliare la struttura del PalaIndoor dove a breve partiranno i lavori della Fidal nazionale e altri piccoli bandi. In dieci anni sono stati fatti oltre 35 milioni di euro di impiantistica sportiva, fondamentale per una società sana. Così si tolgono i giovani dalla strada e si costruisce il futuro».

A proposito di cantieri "in progress": «I lavori allo stadio Dorico - dice Mancinelli - stanno andando avanti esattamente come da programma: da tempo è stato ultimato il primo step che era quello del rifacimento del campo da calcio vero e proprio. E' in corso il rifacimento della tribuna, questo era il secondo step, e in questi giorni stiamo appaltando i lavori per il terzo step che è l’abbattimento delle gradinate e la riqualificazione di tutta quella parte». Per il Palaindoor, invece, sono in corso «interventi consistenti, con ampliamento della struttura e l’aggiunta di alcune attività come quella del salto in alto. Dovrebbero finire in poco tempo». Conclude con una battuta il sindaco: «Chi afferma che ad Ancona non ci sono spazi per i giovani dice una “sciapata”. Non è così. Nella realtà del centro ma anche nelle zone periferiche, ci sono migliaia di ragazzi che fanno sport. Siamo una città con 100mila abitanti e 58 impianti sportivi. Fate voi la proporzione. Lo sport è per tutti, basta aver voglia di farlo».

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