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Servizi territoriali e i reparti ospedalieri a rischio: «Di nove operatori della rsa ne resteranno quattro»

Stefania Ragnetti, segretaria generale Fp Cgil Ancona: «Dopo due anni di pandemia è impensabile che non si possa assicurare le ferie estive a tanti lavoratori e lavoratrici dall’Area vasta 2»

ANCONA - «Troppe carenze di personale, a rischio servizi e reparti ospedalieri»: così in una nota Stefania Ragnetti, segretaria generale Fp Cgil Ancona. 

«Con l’arrivo dell’estate - si legge - emerge nell’ Area Vasta 2  una questione ormai nota e cioè la carenza del personale, peraltro già esistente. Un problema che rischia di provocare una pesante contrazione dei servizi sanitari erogati poichè, alle assenze tutelate  dei dipendenti, si sommano molti contratti a termine in scadenza a breve e di rinnovo o nuove assunzioni non si  parla.  Senza sostituzioni non si comprende come l’Area Vasta2 riuscira’ a fornire i servizi sanitari ai cittadini, soprattutto quelli più urgenti». 

Inoltre «per tanti infermieri,operatori socio sanitari e altre figure, non è possibile godere delle ferie estive quando già ora, con il personale sottodimensionato  in qualche realtà si fanno doppi turni e si saltano i riposi.  La situazione diventa ancora più difficile se c’è qualche malattia improvvisa». Dichiara Stefania Ragnetti, segretaria generale Fp Cgil Ancona: «Dopo 2 anni di pandemia, è impensabile che non si possa assicurare le ferie estive a tanti lavoratori e lavoratrici dall’ Area vasta2».

Per la Fp cgil di Ancona spiega che «la situazione è resa anche piu’ paradossale dal fatto che, ad oggi, la direzione dell’Area Vasta2 non ha ancora inviato alcuna informativa ai dipendenti sul piano ferie estive e neanche l’organizzazione conseguente  e cioè se e quali accorpamenti e/o riduzione dei servizi erogati. Esempio eclatante di questa mancanza di programmazione e di questa cronica sofferenza di personale sono i laboratori analisi degli Ospedali di Senigallia, Jesi e  Fabriano. In particolare, a Fabriano, la situazione è critica: dovrebbero esserci 9 tecnici di laboratorio per garantire il servizio nelle 24 ore ma, in realtà sono solo sei». 

Poi si dice: «Nella rsa di Sassoferrato, di nove operatori socio sanitari previsti, a giorni ne rimarranno solo quattro ad assistere gli anziani ma soprattutto senza incremento del personale non potranno essere utilizzati i posti letto liberi e anzi, quasi sicuramente, la rsa subirà un accorpamento con altro reparto. Occorre trovare soluzioni certe e immediate –  conclude Ragnetti – per non mettere a rischio i servizi territoriali e i reparti ospedalieri». 

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