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Sanità, i sindacati chiedono confronto con Area Vasta 2: dieci i punti da affrontare

Nella sede della Cgil si è tenuta un’importante conferenza sul tema della sanità regionale. Presenti le principali sigle

ANCONA- Un confronto con l’Area Vasta 2 sulla pianificazione degli interventi di settore nella provincia. Questo chiedono le principali sigle sindacali che, stamattina (21 marzo), si sono riunite nella sede della Cgil alle Palombare per lamentare l’impossibilità di rapportarsi con i diretti interlocutori. Un tavolo di confronto sui temi di principale interesse, tra cui anche le risorse del Pnrr. Non di meno urge un approfondimento sul discorso legato agli organici nelle strutture considerando i tagli effettuati negli anni e il fatto che al 31 marzo scadranno 39 contratti di lavoro precario e al 30 giugno si arriverà a quota centoventi:

«Ci sono questioni politiche e di merito che abbiamo provato ad articolare in dieci punti che abbiamo stilato appositamente – ha spiegato Marco Bastianelli, segretario della CGIL Ancona che aperto gli interventi condotti anche da rappresentanti di Cisl e Uil accorsi – Sappiamo di toccare un argomento delicato a tutti i livelli, compresa la scala nazionale, ma sappiamo anche che ci sono degli impegni precisi da rispettare. Vista l’attenzione mediatica speriamo di poter interfacciarci quanto prima con l’Area Vasta, altrimenti saremo costretti a percorrere la strada della mobilitazione. Gli organici sono il punto centrale, se non c’è personale tutto il resto si riduce a mere parole».

Questi i dieci punti messi in risalto: la comunicazione relativa ad alcune strutture, gli interventi che si vogliono realizzare nelle strutture indicate tra Corinaldo, Senigallia, Fabriano, Jesi, Cingoli, Filottrano, Chiaravalle, Ancona e Loreto; in che modo si intende coordinare l’intervento di tipo sanitario territoriale con la pianificazione sociale; quali forme di integrazione si intendono realizzare tra i servizi territoriali e le grandi strutture ospedaliere; quali interventi per rafforzare il livello della prevenzione anche e soprattutto legata all’infortunistica sul lavoro; come e in che modo sarà attivato il servizio degli infermieri di comunità; quali misure di intervento si intendono adottare per garantire il pieno funzionamento delle strutture ospedaliere; quale tipo di risposta sanitaria sarà attivata nel nuovo ospedale dell’Aspio in costruzione; con quali servizi sarà attivato il novo poliambulatorio di Ancona; come si intende garantire l’organico necessario al funzionamento tramite gestione pubblica delle strutture sanitarie.

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