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Via la strettoia di Sappanico, aspettando (da 15 anni) la demolizione del rudere

Verrà finalmente eliminata la pericolosa strettoia di Sappanico sulla Strada Provinciale 6, che da decenni crea problemi anche seri a quanti sono costretti a percorrere quella strada

SAPPANICO - «Finalmente giunge la notizia che verrà finalmente eliminata la pericolosa strettoia di Sappanico sulla Strada Provinciale 6, che da decenni crea problemi anche seri a quanti sono costretti a percorrere quella strada o risiedono nella frazione di Sappanico, visti i numerosi incidenti accaduti e i blocchi stradali causati dai tir rimasti incastrati nella strettoia» Parole del consigliere M5S Andrea Vecchietti. 
«Verranno espropriati i terreni limitrofi alla strettoia e demoliti 3 fabbricati, grazie ad un accordo tra Provincia e Comune di Ancona, ove la Provincia mette i soldi, 817.000 €, mentre il Comune provvederà alla progettazione ed esecuzione dei lavori necessari- prosegue Vecchietti- ma su questa area si innesta un’altra operazione: nel 2008 il Comune ha acquistato uno dei ruderi pericolanti della strettoia per la modica cifra di 85.000 euro, per demolirlo e adibire il suolo a parcheggio pubblico.  Ma da allora, l’intervento, pur sollecitato costantemente dagli abitanti della frazione, che speravano nel contenimento del degrado dell’area e nell’eliminazione del pericolo di crollo, si è sempre arenato nella ignavia dell’Amministrazione. Sappiamo infatti che la sindaca migliore del mondo, anziché puntare alle richiesta dei cittadini delle periferie o delle frazioni , evidentemente portatori di pochi voti, preferisce lanciarsi in opere di straordinario appeal, quale il rifacimento di piazze e balaustre effetto degrado intonaco scrostato o laghetti stagnanti- prosegue il consigliere- dal 2008, dopo 15 anni, il rudere è ancora lì, dopo rimpalli con la soprintendenza su presunti vincoli storici, sulla necessità e redazione di un progetto di demolizione, siamo infine giunti ad un appalto di 85.000 euro, per la demolizione di un edificio che nell’attesa si è demolito da solo, ormai ridotto a pochi metri quadrati di mura pericolanti e per il consolidamento della parte di muro confinante con l’edificio a fianco , che verrà tra poco demolito. Speriamo quindi che l’efficienza e la solerzia di questa Amministrazione, che ben conosciamo, non conduca, prima a demolire il rudere, poi rinforzare i muri a confine, infine demolire tutto, anche i muri appena rinforzati, per la gioia delle imprese vincitrici degli appalti, fra quanti anni non si sa».
 
 

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