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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rotary club Altavallesina, il presidente è Ugo Pesciarelli

Ugo Pesciarelli, alla guida del Club Altavallesina Grotte Frasassi, ha allargato la sua sfera d’azione da quattro a dieci Comuni

JESI - La presidenza del Rotary club Altavallesina va a Ugo Pesciarelli. «In un ritrovato spirito rotariano - si legge nella nota - grazie alla cerimonia in presenza tenuta negli eleganti locali dell’Hotel Le Grotte, dopo il rintocco della “campana” Ugo Pesciarelli, è alla guida del Club Altavallesina GrotteFrasasi, che ha allargato la sua sfera d’azione da quattro a dieci comuni. Pesciarelli, anche presidente dell’Unione Montana ora è affiancato dal Direttivo composto da Fabrizio Perini, presidente uscente; Marco Catani, presidente eletto; Flavia Carle, vice presidente; Daniele Azzarello, segretario; Federico Scopa, tesoriere; Rinaldo Cataluffi, prefetto; seguito anche dal suo staff di presidenti delle Commissioni: Michele Casali, Piero Agostini, Simonetta Burattini, Gilberto Polverari, Paolo Santi, Dennis Lugi Censi, Adriana Verdini».

Ancora si legge nel comunicato: «Dopo avere ricevuto collare e spilla, da Fabrizio Perini che ha ripercorso i due anni da timoniere nella “Ruota della Vita”, evidenziando come nonostante la pandemia che ha costretto a produrre service non in presenza (da Fabriano in acquarello a caminetti con artisti e musicisti, pacchi a famiglie bisognose, campagna vaccinale, borse di studio e formazione ndr) sono stati realizzati tanti progetti con l’aiuto del suo Consiglio e i Soci e per tutto ciò ringraziando “tutti caldamente per la collaborazione e l’amicizia” e ai quali ha garantito il proprio appoggio e collaborazione. Altro passaggio per festeggiare il Passaggio delle Consegne alla presenza di numerose autorità rotariane, di soci e amici il momento dedicato all’ambito e autorevole riconoscimento intitolato al Fondatore del Rotary: i Paul Harris sono andati a Adriana Verdini, Dennis Luigi Censi e Rinaldo Cataluffi, membri attivi e fattivi all’interno del club. Infine, dopo aver ricevuto collare e spilla, contagiato dall’emozione, Pesciarelli, ha subito commentato che cercherà di emulare i risultati importanti dei Presidenti che lo hanno preceduto “coinvolgendo i nuovi arrivati da subito nella vita di club, attingere alle loro nuove idee, dar loro spazio per entrare fattivamente nelle attività di service, insomma, facilitare quel percorso virtuoso che fa diventare un semplice iscritto al Rotary un vero rotariano: non è solo il passaggio del testimone, ma è il simbolo stesso della continuità dell’impegno da parte di persone diverse. Il rito del Passaggio non è anacronistico, anzi è denso di significati». 

Significati che Pesciarelli ha inquadrato nelle «sfide per il futuro dunque dovranno essere: inserire soci giovani, non solo statisticamente ma per l’entusiasmo e le nuove idee che essi  portano, e perché i giovani si caratterizzano per elevate doti di efficienza e  dinamismo; includere soci nelle aree demografiche non rappresentate e soci in relazione alle professioni non rappresentate dedicando attenzione all’inserimento di donne in maniera non statistica ma la consapevolezza del contributo in termini di qualità e sensibilità che possono portare». 

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