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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Roberto Morosetti sullo spostamento della fontana: «Quello non è spostare ma demolire»

Il figlio del noto fumettista Cassio Morosetti tuona sui social: «Se giudicato rifacimento e non spostamento il lascito verrà dirottato alle associazioni di beneficenza»

La fontana dei Leoni continua a far discutere. Roberto Morosetti, figlio di Cassio il celebre fumettista che ha donato 2 milioni di euro al Comune per riportare l'opera architettonica in piazza della Repubblica, ancora una volta critica sui social e torna ad esprimere il suo disappunto sulla gestione dei lavori. «Questo non è "riportare la fontana in Piazza della Repubblica" - commenta - questo è "demolire la fontana dei leoni e costruirne una praticamente da zero in Piazza della Repubblica". Sono certo che non intendeva questo mio padre, con le parole del testamento, non desiderava certo che la fontana – custode dei suoi ricordi jesini e ammantata dell’aura del tempo – venisse rasa al suolo. Non gliene sarebbe importato nulla di una fontana nuova (praticamente un simulacro di quella originale) e sono parecchio incazzato anch’io per come sono andate le cose». Poi aggiunge: «Ho parlato brevemente con l’esecutrice testamentaria e a questo punto non è per niente scontato che lei e il tribunale di Milano, che deve ratificarne l’azione, riterranno esaudite le volontà di mio padre. E se la cosa non verrà giudicata "spostamento" ma "rifacimento" il lascito verrà dirottato alle associazioni di beneficenza. L’operazione e il relativo progetto andavano preliminarmente discussi con l’esecutrice testamentaria, e se un vero spostamento non si poteva fare, non lo si faceva. Di una triste “fontana nuova” non se ne fa niente nessuno, né mio padre, né io, né il Comune, né la cittadinanza, che a questo punto spero vivamente riesca a fermare i lavori».

Il comitato PiazzaLibera dov'è pubblicata la nota social di Roberto fa sapere: «Le parole del figlio di Morosetti sono molto chiare è molto probabile che oltre ad essere senza piazze per non si sa quanto, oltre a non avere più la Fontana dei Leoni, saremo noi tutti a pagare questo scempio, senza nessun tesoretto da spendere per Jesi. Facciamo ognuno del nostro meglio per fermare questa follia». Solo poche settimane fa il sindaco Massimo Bacci aveva risposto al figlio dell'artista in merito all'avvio dei lavori: «Più passa il tempo - aveva detto - più siamo assolutamente convinti che l’accettazione del lascito sia stata la scelta migliore per la comunità di Jesi». 

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