Pizza e rincari, si punta sulle scorte: scongiurato per ora l’aumento dei prezzi
Le pizzerie costrette a far fronte al rincaro di olio e farina. La maggior parte, per adesso, non ricorrerà ad aumenti
ANCONA- I rincari esistono a tutti i livelli. Nella vita quotidiana si vedono pressoché ovunque, dalle piccole alle grandi cose. Anche andare a mangiare una pizza, ad esempio, è diventato oggetto di riflessione perché nelle pizzerie i gestori si stanno trovando a far fronte ad aumenti nelle materie prime, in particolare olio e farina. Per resistere a quanto detto, e non gravare sui clienti, le strategie sono diverse:
«Prevedendo quello che stava per accadere ci siamo organizzati con buon anticipo – ha spiegato Federico Gasparroni del Rustico – L’olio abbiamo cercato di prenderlo prima in grandi quantità e lo stiamo riordinando continuamente così da avere scorte. Idem con le farine così possiamo mantenere i prezzi vecchi. Non puntiamo al rialzo, sappiamo che le spese sono tante, il gas costa di più e i clienti se vanno al ristorante o in pizzeria non possono trovarsi di fronte nuovi aumenti sennò non escono più. La situazione è questa, speriamo che quanto prima si possa tornare alla normalità».
La cosa indicativa è che altre pizzerie da noi contattate hanno preferito mantenere l’anonimato onde evitare complicazioni che possano far diminuire il flusso dei clienti. Sintomo di un periodo di grande delicatezza, derivante anche dalle scorie di due anni di pandemia. In sostanza, secondo quanto riferito, al momento sarebbe scongiurata l’ipotesi di aumenti nel prezzo delle singole pizze (legati a stretto giro di contatto alle materie prime) ma dovesse continuare quest’andamento sarebbe difficile pensare ad un’estate senza qualche “ritocco”. Saranno i prossimi due mesi la cartina tornasole in questo senso.