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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Con la primavera tornano le reti abusive lungo la costa del Conero

«Puntualmente, come ogni anno, vengono calati chilometri di reti a tramaglio lungo tutta la costa del Conero da coloro che non ne sono autorizzati» segnala la Federazione Italiana Pesca Sportiva di Ancona

ANCONA - E’ arrivata la primavera ed in questa stagione le seppie, che durante l’inverno svernano al largo su fondali profondi, si avvicinano a riva per riprodursi e deporre le uova. «Puntualmente, come ogni anno, vengono calati chilometri di reti a tramaglio lungo tutta la costa del Conero da coloro che non ne sono autorizzati- segnala la Federazione Italiana Pesca Sportiva di Ancona -o non rispettano le prescrizioni normative in merito al distanziamento dalla costa».

«Questo tipo di reti catturano non solo le seppie ma anche, indiscriminatamente, granchi e pesci di scoglio senza valore commerciale che vengono ributtati in mare ormai morti. continua la Fipsas- Queste reti vengono calate senza rispetto delle regole sulle distanze anche a pochi metri dalla riva, spesso senza segnalazione regolamentare degli strumenti.Molte di queste reti, vecchie o incagliate vengono spesso abbandonate e continuano per mesi ad uccidere pesci e crostacei.Si distrugge in questo modo la biodiversità di tutta la fascia del sottocosta.Inoltre le reti calate a pochi metri da riva e non segnalate costituiscono un grave pericolo per i subacquei sportivi sia in apnea che con autorespiratore che svolgono attività ricreativa rischiando di rimanere incagliati.Ci giungono in questi giorni segnalazioni da tanti tesserati sulla presenza di reti fuorilegge lungo tutta la costa del Conero, dal Porto di Ancona al Passetto, da Portonovo a Sirolo ed a Numana. Si auspica un maggiore controllo delle autorità sul rispetto delle regole da parte di coloro che esercitano l’attività di pesca in spregio alla normativa vigente». 
 

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