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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Regione Marche e Intesa Sanpaolo: protocollo per il rilancio del sistema produttivo

Al centro dell’accordo l’attivazione di strumenti per facilitare l’accesso al credito, accompagnare le aziende nei processi di innovazione e internazionalizzazione, sostenere la nascita di nuove imprese

Rilanciare la competitività del tessuto produttivo marchigiano, colpito dalla pandemia e già messo alla prova dalle crisi precedenti, sostenendo le imprese in quegli asset di sviluppo che possano portare ad un rafforzamento strutturale dell’economia regionale, tenendo conto delle peculiarità della vocazione industriale locale e guardando al contempo alle opportunità derivanti dalle dinamiche cui proprio la pandemia ha impresso una forte accelerazione. Questo l’obiettivo al centro del Protocollo d’Intesa tra Regione Marche e Intesa Sanpaolo, siglato oggi dal presidente della Regione Francesco Acquaroli e Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Presenti alla firma anche gli assessori al Bilancio Guido Castelli e alle Attività Produttive Mirco Carloni e il direttore regionale Emilia Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo Cristina Balbo.

Un protocollo chi si propone come volano di una collaborazione, nell’ambito delle rispettive funzioni e attività, per il conseguimento di una serie di obiettivi strategici scaturiti da una lettura concreta della realtà marchigiana e delle sue esigenze: una crescita solida del sistema produttivo che porti con sé uno sviluppo inclusivo e sostenibile del tessuto socio-economico. A tal fine sono stati individuati una serie di ambiti e strategie d’azione tra cui: facilitare l’accesso al credito, anche attraverso la costruzione di strumenti alternativi al credito tradizionale, per sostenere i percorsi di rafforzamento dimensionale e patrimoniale delle imprese in una logica di lungo e lunghissimo termine. Individuare strumenti finanziari per accompagnare processi di fusione, aggregazione, sviluppo di reti, processi di ristrutturazione a seguito di situazioni di crisi, sostenere l’internazionalizzazione e l’export delle imprese, anche attraverso l’organizzazione di eventi di matching, accompagnare il processo di digitalizzazione dei sistemi produttivi coerenti con il Nuovo Piano Nazionale Impresa 4.0, realizzare progetti di sviluppo e accelerazione delle start-up innovative. Ancora accompagnare e stimolare investimenti in coerenza con i principi ESG (Environmental, Social, Governance) e che possano dare impulso e sviluppo alle soluzioni di Economia Circolare, incentivare iniziative di Impact Banking e interventi di microcredito con particolare riferimento al Terzo Settore e alla Finanza Sociale per l’importanza che sempre più assumono nel contesto socio-economico, attivare processi di formazione professionale e riqualificazione delle risorse umane e infine mettere a disposizione consulenza e assistenza volta a favorire le imprese nella partecipazione ai bandi promossi dalla Commissione Europea in tema di Ricerca, Sviluppo e Innovazione.

L’accordo recentemente sottoscritto vuole rafforzare e rendere strutturale la collaborazione tra tutti gli attori del territorio. Non a caso prevede da un lato la creazione di un tavolo tecnico congiunto periodico tra Regione Marche e Gruppo Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle iniziative e progettualità volte a perseguire gli obiettivi prefissati, dall’altro è aperto al contribuito di altre istituzioni ed enti pubblici o privati operanti sul territorio regionale.

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche: «Sono giorni difficili e siamo consapevoli che oltre ad affrontare l’emergenza epidemiologica dobbiamo pensare anche a quella economica. La tenuta del nostro sistema produttivo, caratterizzato da piccole e micro imprese, è messa alla prova. Prima il sisma e poi la pandemia hanno causato grandi perdite di fatturato e hanno cambiato il modo di lavorare generando incertezza e instabilità.  Mai come in questo momento quindi, è necessario che le istituzioni e il sistema del credito collaborino insieme e facciano squadra per garantire un sostegno alle tante attività messe in ginocchio dal lockdown anche attraverso la costruzione di strumenti alternativi per facilitare l’accesso al credito e sostenere gli investimenti. Questo è lo scopo dell’accordo che firmiamo oggi e che si concretizzerà in incontri a cadenza periodica tra le parti per sviluppare insieme azioni sinergiche volte alla ripartenza. La nostra comunità si è sempre dimostrata forte e resiliente di fronte alle avversità e sono convinto che impegnandoci tutti insieme potremo ricostruire un futuro di crescita e sviluppo. Per il nostro territorio l’interlocuzione con un Istituto importante come Intesa Sanpaolo è sicuramente una opportunità»

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: «Siamo la prima banca del Paese, storicamente radicata nelle Marche dove con l’integrazione di Ubi ci apprestiamo a divenire il primo operatore bancario regionale: da sempre e tanto di più in questo frangente ci sentiamo responsabili nei confronti dei nostri territori. Una responsabilità che si concretizza nella volontà di rispondere celermente, e ove possibile anticipare, le esigenze delle imprese e dei cittadini. Fin dai primi giorni dell’emergenza Covid il Gruppo è stato al fianco del sistema Italia mobilitando le proprie risorse economiche e la sua solidità. Oggi l’arrivo dei vaccini ci permette di essere più ottimisti ma per agganciare la ripresa nei prossimi mesi sarà fondamentale sostenere la fiducia e la ripartenza degli investimenti: il Protocollo siglato con la Regione Marche apre ad una serie di sinergie preziose per un rilancio del tessuto economico regionale che sia solido, strutturale e sostenibile. Come Intesa Sanpaolo nel 2020 abbiamo erogato alle imprese marchigiane 1,15 miliardi di euro di nuovo credito e attivato sospensioni a imprese e famiglie per un controvalore di 2 miliardi di euro. Per il 2021, in una fase ancora difficile, abbiamo voluto anticipare i bisogni di liquidità e tranquillità finanziaria mettendo a disposizione delle Pmi italiane 50 miliardi di euro di nuovo credito e attivando soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio». 

 

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