rotate-mobile
Attualità

Nuovo porto, Renzo Piano e sostenibilità: l’assessore Simonella sogna il futuro

Fari puntati su banchine, terminal crociere e traghetti. L’ambizione dei progetti dovrà coniugarsi obbligatoriamente con il green

ANCONA- Un sogno all’insegna del green e della sostenibilità con il porto di Ancona al centro dei riflettori. Non è un mistero, perlomeno da qualche mese, che le attenzioni dell’assessore Ida Simonella (secondo vox populi la prossima candidata al ruolo di sindaco per le prossime elezioni del 2023) siano rivolte esattamente in quella direzione. Un impianto architettonico che sia consono al patrimonio del porto antico, cercando di valorizzare il territorio e ridurre i fattori negativi spesso sotto la lente di ingrandimento di opposizioni e associazioni ambientalistiche.

Il nuovo porto

Per prima cosa si interverrà sul Molo Clementino, lungo 350 metri e modellato per ospitare le grandi navi con tanto di elettrificazione per il rispetto delle politiche green. Per l’operazione sono stati già stanziati 22 milioni di euro al fine di evitare i limiti del Pnrr. C’è poi da sciogliere il nodo del terminal crociere (che proverà a rispettare una tempistica di massimo due anni e mezzo dall’inizio dei lavori), con la partecipazione di qualche soggetto privato come Msc, a cui nei giorni scorsi è stato associato un nome di grido come quello dell’architetto ligure Renzo Piano. Nell’idea del nuovo porto un ruolo predominante l’assumeranno i traghetti che, secondo quanto emerso giorni fa, dovrebbero essere spostati nelle banchine 19-20-21 per eliminare le emissioni inquinanti rilasciate. Quelle stesse emissioni che hanno portato alle tante critiche dei mesi scorsi. Contestualmente per le merci sarà pronta la banchina 27 e, come ciliegina dell’operazione, la proroga di un anno da parte del ministero dei 40 milioni euro per il raddoppio di Fincantieri, opera da 80 milioni di euro. Non resta quindi che attendere la ratifica dello sblocco dell’iter per l’assegnazione dei lavori, già annunciata dal presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo.

 Ida Simonella Valeria Mancinelli-2

«La sostenibilità al primo posto»

E proprio l’assessore Ida Simonella ha messo in chiaro alcuni aspetti dei punti esposti sopra ribadendo quelle che sono le sue priorità inderogabili: «Sostenibilità e rispetto dell’ambiente non sono solo alla base di quest’opera bensì di tutto il porto. Basti pensare a quello che stiamo iniziando a fare come le elettrizzazioni delle banchine con i fondi del Pnrr piuttosto che il potenziamento della linea ferroviaria interna che parte dalla darsena che sta prendendo forma. Tra le altre cose ribadisco che è un must anche delle compagnie private fare investimenti a basso impatto ambientale». Nelle ultime ore si sta parlando tanto del “sogno Renzo Piano”, riferito al terminal crociere: «Il sogno nasce principalmente dal fatto che, quando si parla di terminal crociere al Porto Antico, qualcuno storce il naso perché siamo in presenza di un patrimonio monumentale di un certo tipo. Possiamo essere alla presenza di un qualcosa di straordinario riferito all’architettura moderna, un segno architettonico nuovo che può potenziare e valorizzare in termini culturali e artistici l’intera area. Non è uno scatolone. Su Renzo Piano, confrontandosi anche con altre personalità rilevanti come Stefania Vago di Msc, ci si può anche lavorare concretamente».

«Critiche? Talvolta sono pregiudizi. E sul ruolo di sindaco…».

Sul tema delle critiche che talvolta arrivano quando si parla di porto e di impatto ambientale, la risposta non lascia molto spazio alle interpretazioni: «Qualcuno ha mosso dubbi la possibilità di collocare il terminal crociere al Molo Clementino sostenendo che fosse più sostenibile tenerle dentro il Porto Antico. Rispondo che la distanza per l’area prevista tra il Molo Clementino e l’arco di Traiano è di molto superiore a quella che intercorre tra l’Arco di Traiano e il punto dove oggi si vede il primo traghetto (l’Adria Ferries, ndr). Nella percezione complessiva spesso ci sono delle distorsioni, le crociere attraccheranno infatti in punto ben più distante. Oltre che una scelta di sostenibilità si può operare quindi una scelta di bellezza. Spesso più che critiche sento dei pregiudizi. In conclusione, dal punto di vista delle emissioni, le crociere sono tutte nuovissime e grazie alle nuove tecnologie sono le meno impattanti possibili». Sui prossimi step, infine: «Sul terminal crociere bisognerà fare dei ragionamenti. Si potrà avanzare anche con una formula di project financing sfruttando alcuni soggetti privati. Msc, giusto per citarne uno, ha già detto di essere interessata. Qualcuno mi identifica come futuro candidato sindaco? No comment sull’argomento».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovo porto, Renzo Piano e sostenibilità: l’assessore Simonella sogna il futuro

AnconaToday è in caricamento