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PopUp!Festival 2020 porta l'arte contemporanea in una casa di riposo

Secondo appuntamento del PopUp!Festival 2020. Questa volta l’opera d’arte nasce all’interno della Fondazione Padre Bambozzi, col coinvolgimento dei residenti, in un esperimento artistico”community specific”

OSIMO –  Continua PopUp!Festival 2020, con una nuova opera che questa volta porta l’arte urbana nella casa di riposo Padre Bambozzi di Osimo, per coinvolgere gli anziani nel rinnovamento del loro ambiente quotidiano: la sala ricreativa dove trascorrono le giornate. Si intitola “La prima molecola”, a realizzarla è Allegra Corbo, visual artist e performer, vissuta nella scena underground italiana ed europea, capace di misurarsi negli ultimi anni con diversi contesti sociali attraverso lavori community specific.

L’opera di Osimo nasce da un progetto dell’impresa creativa PopUp Studio, in collaborazione con l’artista e con il supporto della Fondazione Padre Bambozzi. Il lavoro è iniziato lo scorso autunno, prima della pandemia, con un workshop di otto incontri concepito per rendere partecipi alla creazione gli anziani, alcuni di questi ultracentenari. «Prima c’è stato il dialogo. Abbiamo cominciato dai ricordi. Scavando nelle epoche del vissuto, ognuno ha fatto riemergere le proprie memorie “verdi”: i giardini e orti dell’infanzia, gli alberi dai quali mangiavano i frutti, le pietanze vegetali amate, la flora del balcone, le erbe raccolte nel campo, i fiori dell’amato» spiega Allegra Corbo. Quindi quelle memorie sono state riprodotte con varie tecniche artistiche, disegno e acquerello dal vivo, cut-out, stampa blockprint. Erano i mesi di ottobre e novembre, poi è arrivata la pandemia con il lockdown e le misure di stretto confinamento per la casa di riposo Padre Bambozzi, rimasta per tutto questo periodo Covid free. Il lavoro è quindi ripreso a settembre, con PopUp!Festival 2020. Le immagini dipinte dagli anziani sono state ridisegnate da Allegra Corbo in una microsintesi e il risultato è un collage immaginifico sulla parete della sala ricreativa, un giardino visionario dove la natura si incontra con la rimembranza.

Monica Caputo, direttore artistico di PopUp!Festival 2020, spiega: «L’intervento artistico nasce per creare una connessione fra i residenti della casa di riposto e la comunità esterna. La speranza è che presto l’emergenza Covid termini e il Bambozzi possa aprire di nuovo le sue porte. Vogliamo portare le scuole a visitare la nostra nuova opera, per far conoscere attraverso l’arte il mondo delle case di riposo e creare scambio intergenerazionale con gli anziani» Anche il presidente della Fondazione Bambozzi, Laura Cionco, ribadisce: «Lo scambio culturale tra chi vive all’interno della struttura e chi vive all’esterno è un valore aggiunto per la città e per la piccola comunità della residenza per anziani, ancora di più in questo momento di restrizioni. Siamo convinti che la cura in un luogo armonioso ed esteticamente felice trovi miglior effetto. Confidiamo quindi nel beneficio dell'Arte». Al lavoro per l’opera fin dal suo inizio in ottobre hanno preso parte anche alcune studentesse del corso di Moda dell’Istituto di Istruzione Superiore Laeng-Meucci di Osimo, coinvolto come sempre da PopUp Studio per stimolare la contaminazione creativa tra l'arte e i giovani. «Prosegue a Osimo il PopUp Festival, Arte contemporanea nello spazio urbano. I giovani, la cultura, l’arte e la bellezza hanno un ruolo chiave da giocare nelle Marche della ripartenza: è il capitale umano, dunque, il verso giusto da cui ripartire, la leva strategica per pensare e progettare il futuro», è il commento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Osimo, Mauro Pellegrini.

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