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Culle vuote, altari deserti, cala la popolazione: Ancona invecchia ed è città di single

Il quadro demografico 2019 della direzione Scales: in un anno 530 abitanti in meno. Aumentano gli stranieri: un residente su 7 proviene da altri Paesi

Culle e altari vuoti, cala il numero degli abitanti, avanza l’età media. E aumentano vertiginosamente i single. E’ la fotografia di Ancona scattata dal primo gennaio 2020 dalla direzione Scales (ovvero dal lavoro sinergico di Ufficio Anagrafe, Stato Civile, Statistica) del Comune dorico. Un quadro preoccupante, ma in linea con l’andamento demografico italiano.

Quanti siamo 

In un anno il capoluogo ha perso 530 residenti: gli anconetani, infatti, al 31 dicembre 2018 erano 101.042, ora sono 100.512. La diminuzione della popolazione si distribuisce quasi equamente su entrambi i sessi anche se sono sempre più numerose le donne (52.209, -275 in un anno) rispetto agli uomini (43.303 contro i 43.558 del 2018). 

Che età abbiamo 

L’età media nel 2013 per le donne era di 47,6 contro i 43,7 degli uomini. A conferma del trend nazionale, aumenta l’età media anche nel nostro territorio attestandosi nel 2019 a 45 anni per gli uomini e 49 per le donne. Aumentano gli ultracentenari passati dai 16 del 2016 a 44 (nel 2013 gli ultracentenari erano in totale 230). In crescita anche gli over 65: sono 26.428, cioè 1883 in più in due anni. 

Culle deserte 

Stabile il numero dei nati rispetto lo scorso anno (647 nel 2019 e 646 nel 2018), ma in 6 anni Ancona registra 100 nati in meno (erano 747 del 2013). Sono in tutto 481 i nati italiani e 166 quelli stranieri nel 2019 (nel 2018 erano stati 500 italiani e 146 stranieri). I deceduti passano dai 1.087 del 2018 ai 1.127 del 2019. Il saldo naturale tra morti e nati è sempre negativo: -480. Questo conferma il progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno che non tocca soltanto Ancona ma quasi tutta Italia. In compenso, aumenta il numero dei minori: 15.586 contro i 14.799 del 2018. Crescono sia i minori italiani (12.821 contro i 12.247 del 2018) sia quelli stranieri (2.765 contro i 2.552 del 2018). 

Città di single

Continuano a diminuire i matrimoni: nel 2019 sono stati 200 (contro i 256 del 2017) e quelli civili (131) sono quasi il doppio rispetto ai religiosi (69), confermando il trend degli ultimi anni. Calano, invece, in maniera consistente le unioni civili crollate da 56 a 3 in un anno. Raddoppiano le convivenze di fatto: da 27 a 53. Diminuisce, seppure di poco, il numero totale delle famiglie che passa da 47.260 a 47.144, ma il primato resta sempre quello dei single. Le più numerose infatti, sono le famiglie composte da un singolo individuo (19.338 nel 2019 rispetto a 18.764 del 2016) o da due componenti (12.739 nel 2019 contro 12.693 del 2017). Aumentano, però, le famiglie numerose: sono 381 quelle con 6 componenti, 105 quelle con 7 componenti, 36 con 8 componenti, 11 da 9 componenti e 7 in tutto quelle che hanno da 10 componenti in su. Calano rispetto allo scorso anno le nuove iscrizioni anagrafiche che passano da 2.836 a 2.725. Lo scorso anno gli immigrati provenienti dall’estero sono stati 745 contro gli 806 del 2018. Le nuove iscrizioni da altri comuni sono state 1.980 contro 1.784 del 2018. 

Gli stranieri 

E’ in costante aumento la popolazione straniera, pari al 14,3%. I non italiani residenti in città sono 14.418, con 7.189 maschi e 7.229 femmine (al 31 dicembre 2017 erano 13.426 a fronte dei 14.026 del 2018): in altre parole, un residente su 7 ad Ancona è originario di un Paese sraniero. La comunità più rappresentata in città continua ad essere quella romena che tocca quota 2.802 (da 2.573 del 2017 e 2.701 del 2018). Stesso trend anche per gli originari del Bangladesh che passano dai 1.780 del 2018 ai 2.037 del 2019, mentre diminuiscono gli albanesi: da 1.425 a 1.388. 

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