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Martedì, 23 Aprile 2024
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Polo intermodale, firmato il protocollo d'intesa: porto-aeroporto e interporto come un'unica anima. «Facciamo decollare le Marche»

La firma in Regione tra il governatore Acquaroli, i presidenti di porto e interporto e l'ad di Ancona International Airport

Un protocollo d’intesa per la creazione del Polo intermodale delle Marche. La firma sull'accordo che porterà alla messa in rete infrastrutturale di porto-aeroporto e interporto è stata posta stamattina a Palazzo Raffaello dal Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e i presidenti di Interporto (Massimo Stronati), Autorità di Sistema portuale (Vincenzo Garofalo) e l'amministratore delegato di Ancona International Airport (Alexander D'Orsogna). Un tema, quello del polo intermodale, che va avanti da almeno 20 anni con l'obiettivo di riposizionare le Marche ad un livello superiore nella logistica e nel trasporto merci-passeggeri. In due parole: attrattività e competitività: «Se ne èparla da tempo ma la novità di oggi sta proprio nella firma su un dialogo tra tre infrastrutture, costose e strategiche, che finora non c'era mai stato-ha detto Acquaroli- quando mi sono inseduato ho fatto fare una verifica rispeto allo scambio di merci rispetto a porto e interporto ed era uno scambio minimale. Mi era balzato agli occhi come l'interporto avesse migliaia di tonnellate di scambi con La Spezia e zero con Ancona. Questo mi aveva incuriosito, come se non ci fosse stata la volontà di dialogare». 

«Con questa firma facciamo parte di un progetto unitario- ha detto Garofalo-  diamo un risultato diverso al territorio. I porti fanno grandi volumi ma è proprio sul territorio che resta poco, per servono infrastrutture che siano funzionali». Stronati: «Questo protocollo ci da anche un peso politico nei rapporti con il governo- ha spiegato li presidente di Interporto- noi abbiamo fatto l'operazione Amazon., la più grande per territorio, e siamo passati da una fase di ristrutturazione del debito a una realtà molto accolta dagli stakeholders. Abbiamo tanti interlocutori che parlano con noi e non solo per Amazon. Cosa manca? La digitalizzazione, una piattaforma digitale per la gestione di merci e turismo che ci porterebbe davvero all'avanguardia». D Orsogna: «E' forse il primo tentativo nazionale di creare un sistema. In Italia ci sono 42 aeroporti, nel nord del Paese ce nìè uno ogni 50 km ma non sono mai stati messi a sistema. Ancona è un aeroporto di riferimento per il centro Italia perché ha un potenziale non solo legato alla struttura, ma perché è in un sistema vicino all'autostratmda, al porto e all'interporto. In 15 anni- ha aggiunto a margine della conferenza- il nostro piano è quello di farlo diventare aeroporto di riferimento anche in ambito internazionale per il modello Marche».

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