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Cinzia, dal cancro al podio nei mondiali pole dance: «Ho ritrovato la mia femminilità»

La lotta contro il tumore al seno, poi il terzo posto ai mondiali alla sua seconda gara in assoluto. La storia di Cinzia Colantuoni

ANCONA - Tra le canzoni sulle quali ha costruito la sua performance di pole dance al PalaDozza di Bologna c’era “Vince chi molla”, di Nicolò Fabi. Il bello è che Cinzia Colantuoni, a mollare non c’ha mai pensato. Anzi. Ha centrato il podio ai campionati del mondo Master 40. Terza, alla sua seconda gara assoluta e dopo aver sconfitto il cancro al seno. «A settembre ho fatto la mia prima gara al campionato italiano, sono arrivata seconda e mi sono classificata al mondiale. Il podio non me l’aspettavo, l’emozione è stata veramente tanta» racconta.

Prima la battaglia contro il tumore poi la voglia di mettersi in discussione in una disciplina a metà strada tra sport e arte dove la forza, oltre ad avercela, bisogna soprattutto trasmetterla. A preparare Cinzia per l’impresa sono state Laura Borgononi (Tra i tanti risultati, medaglia d’argento ai mondiali di coppia 2017 in Liechtenstein) e Kimberly Agostinelli della Pole & Art Academy, che hanno curato rispettivamente la parte tecnica e quella coreografica. «Le musiche che abbiamo scelto si riferiscono a un periodo difficile della mia vita, dove di fatto ho dovuto “mollare” per vincere- racconta Cinzia- la pole mi ha permesso di poter far vedere anche agli altri quello che uno ha dentro quando passa momenti difficili». Cinzia ha affrontato il tumore con un intervento delicato all’ascella. Cimentarsi nella pole è stata una vera e propria sfida, visto che nella disciplina viene molto sollecitata la muscolatura della parte superiore del corpo: «La pole ce l’avevo in testa da un po’, poi il cancro mi ha bloccato e ho dovuto rimandare. A settembre 2019, quando ho terminato le cure e ho avuto l’ok del mio oncologo, sono arrivata finalmente a praticare questa disciplina meravigliosa». In cosa è meravigliosa? «Quel tipo di tumore colpisce la parte della femminilità- continua Cinzia- la pole permette di ritrovarla. Non è importante che tu abbia un fisico da modella o ballerina. Tramite questo sport, l’allenamento e l’uso dello specchio la pole ti aiuta a rivederti bella come una volta. Certo, cominciare dopo quel percorso non è stato facile, io gioco un po’ in casa perché sono una psicologa, è stato difficile soprattutto quando il fisico sentiva dolore e pensavo subito alla malattia. Mentalmente è stato duro staccarsi dal concetto di “sono una persona malata” per arrivare al  “sono un’atleta che sta preparando una gara”». Però Cinzia ce l'ha fatta e pensa già ai prossimi campionati nazionali a maggio: «Mi dicono che devo divertirmi, ma io punto per vincere. Mi piace». 

La rivincita di Cinzia | VIDEO

«Quando ho conosciuto Cinzia non sapevo della problematica, lei mi ha detto “voglio fare una gara”- racconta Laura Borgognoni- quando è venuta fuori questa situazione lei stessa mi ha confermato di non avere né volere limiti. Ho detto “ok, andiamo” e abbiamo preparato un lavoro adatto al suo fisico. Il lavoro in realtà non è stato diverso dal solito- continua Laura - allenare Cinzia è stato stimolante anche per noi, lei ha iniziato a prepararsi con le bambine di 12 anni e questo significa che voleva sempre migliorarsi senza sentirsi messa in competizione». Kimberly ha curato la parte della danza: «Il fatto di sentire il corpo, di muoverlo in base alla musica, è un lavoro che ti fa diventare più forte, anche di testa. Cinzia è stata bravissima, ha regalato una soddisfazione anche a me, perché è stata la prima gara che preparavo. Ed è stato un onore».
 

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