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«Piazza del Papa non è il far west, è tempo che l’opinione pubblica aiuti noi operatori»

Il grido è di Mauro Ugolini titolare di Anburger. Nelle sue parole non manca il riferimento anche alle istituzioni

ANCONA- «Piazza del Papa, alcol e rissa vengono sempre usate nella stessa frase, ormai è un ritornello. La piazza non è il far west, ogni cosa che succede si tende a generalizzare. Litigano due persone è colpa di piazza del Papa. C’è una rissa ed è colpa di piazza del Papa. In questo modo si penalizzano solo gli operatori, è tempo che l’opinione pubblica aiuti e dia una mano a chi lavora e fa sacrifici».

Così il titolare di Anburger Mauro Ugolini che ha voluto dire la sua sui fatti di cronaca degli ultimi giorni che hanno riportato in auge il tema “movida” nel capoluogo.

L’occasione è stata utile anche per fare il punto sulla situazione dopo le varie ordinanze e l’aumento della sorveglianza da parte delle forze dell’ordine: «A livello lavorativo dopo l’ordinanza anti-alcolici e tutti gli annessi e i connessi non mi sembra che le cose vadano a gonfie vele. Dopo cena l’afflusso è ridotto. Il problema sicurezza? Non è drammatico come viene dipinto. Qualche scheggia impazzita c’è ma non è circoscritta a piazza del Papa. Certe cose possono succedere ovunque, a piazza Pertini o piazza Cavour solo che si tende sempre a dare più risalto ad alcuni luoghi piuttosto che ad altri». In ultimo una “stoccata” alle istituzioni: «Non è così celere l’intervento delle pattuglie come spesso viene riferito. Tendenzialmente i poliziotti devono attendere i rinforzi prima di intervenire. Come superare il disagio giovanile? Creando qualcosa, eventi, svago e divertimento. La città offre veramente poco, bisogna ripartire dal concetto iniziale di movida nel senso più sano del termine».

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