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Presentato il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile: «Al centro la persona, non le infrastrutture »

Il Pums è un documento nel quale saranno indicate tutte quelle azioni utili a fornire alternative all’uso dell'automobile

Si chiama Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ed entro il 2030 punta a ridurre la mobilità “pesante”, costituita perlopiù dal traffico veicolare privato, dal 62% al 50%. Il piano strategico verrà implementato dal Comune entro i prossimi 12 o 18 mesi con un obbiettivo a medio-lungo termine: «Una prima fotografia dice che ad Ancona abbiamo circa il 62% di mobilità “insostenibile”- ha spiegato l’assessore Ida Simonella- dobbiamo darci l’obiettivo di ridurre questo peso facendo aumentare i servizi pubblici e migliorando la qualità della vita dei cittadin. Al centro ci sarà la persona con le sue esigenze, non le infrastrutture». Il documento sarà realizzato in collaborazione con le società Sintagma, che si occupa della rilevazione dei dati rispetto al flusso degli spostamenti; Isfort e Tages. Il Pums, in sostanza, sarà una cornice nella quale saranno indicate tutte quelle azioni utili a fornire alternative all’uso dell'automobile. Vantaggi previsti: riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, ma anche della congestione del traffico e dell’incidentalità. «Nella realizzazione del piano- continua Simonella- sarà dato ampio spazio alla partecipazione della città con ascolto e feedback sui passaggi che verranno fatti». 

I dati

I dati diffusi durante la presentazione del Piano alla Mole Vanvitelliana indicano che la metà degli automobilisti usa il proprio veicolo per percorrere medie di anche solo 4 o 5 chilometri. Non solo. La criticità individuata, ma ampiamente conosciuta da anconetani e non solo, è il flusso in entrata e uscita lungo la Flaminia: un viavai di circa 30mila veicoli al giorno. Gli interventi che entreranno nel piano puntano a portare quei pendolari verso una mobilità dolce. «Non è un libro dei sogni- dice il sindaco Valeria Mancinelli- sarà uno strumento che si relaziona con una realtà in fieri visto che alcuni interventi sono già previsti o addirittura in corso». 

Interventi nel Pums Ancona 

«Per iniziare non si può aspettare la conclusione della redazione del piano- ha detto la Mancinelli- il mondo nel frattempo va da un'altra parte». Alcune opere sono infatti già realizzate, in corso d'opera o di progettazione. Ad esempio la revisione del parco mezzi Tpl, che vede la sostituzione totale dei bus alimentati a gasolio con mezzi a metano o filobus. Già previsto il completamento dell’anello filoviario, l’istituzione di due capolinea per i bus extraurbani che dovranno sostituire lo scalo di piazza Cavour, il completamento del terminal Verrocchio, l’eliminazione della sosta prolungata in centro a favore di parcheggi coperti. Previsto anche il servizio di sharing con veicoli elettrici, installazioni di nuove colonnine di ricarica e interventi di riduzione delle polveri sottili. 

La questione bici al porto 

C’è una nota che però suona stonata, l’ordinanza con cui l’Authority ha vietato la circolazione di bici, skate e monopattini al Porto antico. Come si concilia con il Pums? A trattare l’argomento, nel suo discorso di commiato, è stato il segretario generale uscente dell’Autorità di sistema portuale Matteo Paroli: «Abbiamo introdotto un aspetto poco considerato, e cioè che chi si sposta con la bici per motivi di lavoro può continuare a farlo, la restrizione riguarda chi transita una volta al mese per finalità turistico-ricreative perché è estremamente pericoloso conciliare questo tipo di utilizzo con la mobilità pesante». 

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