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Parrucchiere ed estetiste chiuse, Confartigianato: «Più abusivi e irregolari»

Daniele Zucchini Presidente regionale del settore Benessere di Confartigianato Marche, ha sottolineato «come, oltre ai  pesanti danni economici a carico delle imprese, i provvedimenti abbiano favorito una pericolosa ed ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare»

Confartigianato è intervenuta presso il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per rappresentare la situazione di allarme delle imprese dei settori dell’acconciatura e dell’estetica rispetto ai disagi provocati dalla chiusura delle attività nelle zone rosse (prevista dall’allegato 24 al Dpcm del 2 marzo scorso), nel quale i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere sono stati aggiunti ai servizi dei centri estetici, già esclusi dallo stesso allegato al Dpcm del 3 novembre 2020. 

Nell’ambito dell'intervento, Daniele Zucchini presidente regionale del settore Benessere di Confartigianato Marche, ha sottolineato «come, oltre ai pesanti danni economici a carico delle imprese, i provvedimenti abbiano favorito una pericolosa ed ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, agevolata dalla disponibilità di soggetti che - a fronte dell’impennata della richiesta - continuano ad erogare abusivamente presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, i servizi preclusi alle imprese». 

«E’ stato fatto pertanto presente - ribadisce Barbara Tacconelli responsabile del settore Benessere di Confartigianato Marche - che la disposta chiusura delle attività regolari, proprio in considerazione della particolare situazione emergenziale che vede un aumento costante dei contagi dovuti alla maggiore virulenza delle varianti del SARS-CoV-2, va a nostro avviso nella direzione opposta a quella auspicata dal Governo, andando ad amplificare il rischio piuttosto che contenerlo. Si aumenta il rischio di contagio, il lavoro irregolare e si evadono imposte che invece chi ha dovuto chiudere è sempre chiamato a pagare. La Confartigianato nazionale ha quindi chiesto al ministro Giorgetti di intervenire per favorire una pronta modifica al Dpcm del 2 marzo 2021 che reintegri le attività  di acconciatura ed estetica  nell'allegato 24, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse». 

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