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Torrette illuminato di rosa: un gesto importante nella lotta contro il tumore al seno

L’Ospedale regionale sarà illuminato di rosa come gesto simbolico nella lotta contro il tumore al seno. Tra le novità dell’iniziativa test gratuiti per tutte le pazienti per sensibilizzare al monitoraggio

Non è un colore casuale, il rosa, di cui si tinge il mese di ottobre per le pazienti affette dal tumore al seno: è nel segno del rosa infatti che verranno presentate molte iniziative e novità che investono questo settore della medicina, dalla prevenzione alla cura, all’assistenza. Simbolicamente, l’ospedale di Torrette si illumina di questo colore (iniziativa varata dalla struttura di Torrette per prima, nel 2018), per lanciare un messaggio non solo cromatico, ovviamente, ma segnali concreti e ricchi di novità cliniche. Fondamentale resta il passaggio della prevenzione che rappresenta sempre e comunque uno strumento fondamentale con cui combattere la patologia. Ottobre utile quindi per ricordare questo messaggio, valido sempre e per accompagnare una battaglia che può essere affrontata anche con strumenti innovativi. In questo senso gli Ospedali Riuniti sono più che attrezzati: dal 2016 è stata realizzata “La nuova me - Pink day in Pink Room” presso la Clinica Oncologica con l’obiettivo di offrire gratuitamente a tutte le donne che seguono un percorso oncologico una speciale stanza rosa, “un tempo e uno spazio di cura”, per dedicare loro quanto può servire per affrontare in senso positivo il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici e psicologici causati dai trattamenti di cura.

Il mese è poi portatore di novità molto significative anche dal punto di vista clinico e della ricerca: «Diamo inizio ad un “ottobre in rosa” speciale - spiega Rossana Berardi, coordinatrice AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) Marche, ordinario di Oncologia UNIVPM e Direttrice Clinica Oncologica AOU Ospedali Riuniti di Ancona - che si caratterizzerà da un lato di iniziative di prevenzione tra cui visite senologiche e consulenze genetiche gratuite per le donne che saranno tenute per la Clinica Oncologica dal dott. Mirco Pistelli, dalla dott.ssa Agnese Savini e dalla dott.ssa Elena Maccaroni, dall’altro di novità in termini di assistenza e di ricerca. Di assoluta rilevanza è ora poter disporre dei test genomici gratuiti per le pazienti operate per tumore al seno. Si tratta della possibilità di studiare in maniera approfondita i geni del tumore e questo rappresenta uno strumento importante per l’oncologo nella scelta del trattamento per le donne che, in base alle caratteristiche anatomopatologiche e cliniche, sono in una sorta di ‘zona grigia’, in cui potremmo evitare di somministrare chemioterapie inutili. A questo si aggiunge il Molecular Tumor Board, gruppo multidisciplinare ormai attivo in Ancona al servizio di tutte le oncologie della regione che si impegna a tradurre le complesse informazioni molecolari in dati fruibili dai clinici. Altrettanto importante è infine la presa in carico delle pazienti che avviene con la Breast Unit della struttura ospedaliera, che rappresenta il miglior modo per curare le pazienti sul territorio».

«Siamo fieri di affermare nell’aprire questo ottobre rosa – ha commentato il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi - che i progressi fatti dal nostro ospedale in questi anni sono sempre più tangibili e riconosciuti. Tangibili in quanto l’organizzazione interdisciplinare garantisce la migliore qualità clinica ed organizzativa. Riconosciuti perché il numero delle pazienti che si rivolgono a noi è andato crescendo nonostante la pandemia, in controtendenza rispetto alla propensione ai ritardi o addirittura agli abbandoni delle diagnosi e cure in questo periodo storico. Rosa è l’ottobre e rosa possono essere considerati i successi conseguiti dalla scienza medica».

Presente all’illuminazione dell’ospedale a Torrette anche il consigliere regionale Mirko Bilò che ha sottolineato, dal punto di vista istituzionale: «L’approvazione all’inizio di settembre di una deliberazione della giunta regionale con cui si riconoscono le modalità organizzative relative all’esecuzione dei test genomici per le pazienti operate per tumore al seno. Si tratta di un passo importante per le pazienti marchigiane perché queste analisi molecolari sono ora disponibili gratuitamente nella nostra regione. Questo "ottobre rosa" segna l'assoluta certezza per i cittadini marchigiani di avere in questo nostro Sistema Sanitario Regionale tutto ciò che serve, le eccellenze professionali di elevato profilo e un'alternativa concreta ai "viaggi della speranza" fuori regione».

«All’inizio – dice Carlo Mariotti, Direttore Chirurgia Senologica AOU Ospedali Riuniti di Ancona - quando si parlava di tumore alla mammella, la chirurgia rivestiva un ruolo primario nel trattamento dello stesso, raggiungendo dei risultati importanti che, però, si affiancavano a delle ferite fisiche e psicologiche difficili da accettare ed affrontare per la donna. Successivamente, si è progressivamente assistito ad un cambiamento rivoluzionario in cui più specialità si riunivano per un unico scopo: la paziente; è in quel momento che è nato il concept di team multidisciplinare, la BREAST UNIT, che si basa su un lavoro d’equipe in cui ogni specialista, radiologo, chirurgo, anatomopatologo, oncologo e psicologo, porta con sé il suo bagaglio professionale e personale per riuscire a gestire nella maniera più ottimale la donna».

Marisa Carnevali, Presidente della Fondazione Ospedali Riuniti Onlus sottolinea: «Finalmente ripartiamo, anche se in realtà non ci siamo mai fermati nel lungo periodo della emergenza sanitaria, utilizzando l’informatica e gli incontri online e lavorato negli spazi della Clinica Oncologica con la realizzazione della Galleria d’Arte permanente, nella consapevolezza che l’Arte è vita! Riprenderemo ora gli incontri con le donne nella nostra “Pink room”: è in questo piccolo spazio rosa che sono nate le idee più innovative. Riprenderemo anche con la musica dal vivo nella sala di attesa».

«È di grande conforto vedere come in pochissimi anni la qualità della vita e dell'assistenza dei pazienti oncologici sia migliorata al punto di non occuparsi più solo di farmaci e cura, ma di perseguire stili di vita ed interessi personali come lo sport e l'organizzazione del tempo libero, in una parola vivere una vita normale».” conclude Ivonne Rispigliati, Capitana della squadra delle Dragonesse “A dragon for life”.

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