rotate-mobile
Attualità

Ospedali sotto pressione, straordinari e zero ferie: «Ma così non si può andare avanti»

Emergenza Covid nelle Marche e i sindacati chiedono di rafforzare al più presto il personale sanitario con decisioni rapide ed efficaci

Martedì 27 ottobre alle ore 14 si terrà, in videoconferenza, l'incontro con i vertici della Regione Marche e delle aziende sanitarie. La Cisl Fp Marche chiede azioni concrete per affrontare un’emergenza che diventa, di giorno in giorno sempre più drammatica. Infermieri, OSS, autisti,  personale tecnico e di laboratorio sono allo stremo di fronte ad una situazione che vede la Regione Marche pesantemente coinvolta dall'attuale ondata pandemica. Molti i punti all'ordine del giorno in un contesto che vede il personale sanitario, a parole definiti "eroi" nel marzo scorso, non aver avuto in gran parte ancora quel minimo di premialità che spetterebbe loro, circa  615 euro lordi escluse le indennità, come promesso dalla precedente amministrazione regionale. Nel frattempo si stanno velocemente riempiendo tutti i posti letto Covid, così come non si può fermare l’assistenza da garantire ai pazienti che soffrono di altre patologie, spesso anche loro a rischio vita, come coloro che soffrono di patologie oncologiche o cardiologiche, oppure i pazienti fragili e/o anziani. Il rischio è di avere presto saturate le terapie intensive, mente già ora sono in sofferenza i reparti Covid ordinari e le terapie sub intensive.

«Non si possono continuare a chiedere decine di ore di straordinario al personale sanitario di fronte ad una problematica che potrebbe durare ancora cinque o sei mesi, oppure bloccare ferie e permessi – dichiara Luca Talevi, Segretario Generale della Cisl Fp Marche -. Purtroppo, come avvenuto in tutta Italia, si sono persi mesi preziosi per arrivare preparati alla seconda ondata: ora necessitano interventi straordinari sul personale. C’è bisogno di programmazione, coinvolgendo al massimo il sindacato su temi cruciali come il fabbisogno di personale, l’organizzazione, la sicurezza nei luoghi di lavoro per i professionisti della sanità. Necessita anche un piano di sorveglianza che preveda tracciamenti mirati per interrompere le catene di trasmissione, strumenti informatici efficaci e un rafforzamento della capacità di diagnosi».

Anche l'Inail certifica, con dati aggiornati al 30 settembre 2020, il costante aumento degli infortuni sul lavoro del personale sanitario, con numeri che, secondo la Cisl Fp Marche, diventeranno ancora più pesanti quando giungeranno i dati aggiornati al 30 ottobre. Ad oggi, i due terzi degli infortuni sul lavoro riguardano il personale sanitario, anche medico, e personale operante nelle strutture socio sanitarie. «Numeri pesantissimi che preoccupano ed richiedono immediate risposte – aggiunge Talevi -. La pressione sugli ospedali diventerà presto non sostenibile se non si rafforza il territorio in grosse difficoltà, stante la quasi impossibilità di sviluppare il sistema di tracciamento alla luce dell'elevato numero di contagi». Per questo la Cisl Fp Marche chiede che le prove per infermieri, previste mercoledì e giovedì, vedano la rapida definizione della graduatoria finale, tenendo conto, nell'elaborare i contenuti delle prove, che il servizio sanitario regionale ha bisogno di tutti i circa 3000  infermieri che non solo hanno superato una dura preselezione ma che in gran parte stanno lavorando, a tempo determinato, dando il loro fondamentale apporto alla sempre più complicata gestione della pandemia, e che vengono anche richiesti da regioni a noi confinanti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ospedali sotto pressione, straordinari e zero ferie: «Ma così non si può andare avanti»

AnconaToday è in caricamento