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Obbligo vaccinale per gli over 50, Cna cauta: «Bene, ma servono misure più ad ampio raggio»

A parlare è Massimiliano Santini, direttore CNA Territoriale di Ancona, riguardo l'obbligo vaccinale per gli over 50. Le sue parole

ANCONA - «L’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 rappresenta a nostro avviso una misura corretta sebbene parziale, poiché nonostante vada nella direzione da sempre auspicata dalla CNA, arriva in maniera tardiva e dovrà essere accompagnata da altre misure a più ampio raggio, dato che probabilmente non eviterà di ripiombare in arancione con il rapido incremento delle terapie intensive». A dirlo è Massimiliano Santini, direttore CNA Territoriale di Ancona.

«Insomma ormai è chiaro che, pur nel rispetto delle libertà personali, esiste un interesse collettivo che va oltre il libero arbitrio dei singoli e che sta nella responsabilità di chi deve tutelare il bene pubblico, in primo luogo di ordine sanitario, ma anche la tenuta sociale e il benessere economico. Al contempo va detto che sarà necessario attivare percorsi preferenziali per i destinatari del provvedimento, affinché si possa arrivare a fine mese almeno con la prima dose ed essere nei tempi per metà febbraio con il green pass rafforzato. Inoltre non dimentichiamoci che questo fatto produrrà tensioni nei luoghi di lavoro ed ulteriori disagi sul piano organizzativo, che associati ai tanti casi di assenze per quarantene da isolamento comporterà una ulteriore dose di capacità gestionale e buon senso da parte dei nostri imprenditori. Infine la CNA continuerà ad intercedere con le Istituzioni per il riconoscimento dei giusti ristori e i necessari sostegni per attenuare i costi di esercizio, che con il rincaro energetico rischiano di mettere in seria discussione la tanto attesa ripresa economica».

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