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Nuovo Dpcm, Acquaroli critico: «Valutazioni più chiare e ristoranti aperti a cena»

Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli riguardo l'imminente Dcpm con le nuove misure restrittive in vigore fino a Pasqua

«Questa mattina abbiamo trasmesso le nostre osservazioni per il nuovo Dpcm. Abbiamo chiesto un cambio di passo e un’accelerazione nell'acquisizione e nella fornitura alle Regioni delle dosi per la campagna vaccinale, al fine di garantire quanto prima la sicurezza delle fasce più deboli e di tutta la popolazione, anche coinvolgendo le tante imprese private che si sono rese disponibili». Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli riguardo l'imminente Dcpm con le nuove misure restrittive in vigore fino a Pasqua. 

«Crediamo che serva una revisione dei criteri di valutazione della situazione epidemiologica, che siano chiari e sensati, oggettivi e più semplici, affinché si possano adottare soluzioni tempestive anche a livello sub-regionale. Dato che il Dpcm sarà in vigore fino a dopo Pasqua, abbiamo richiesto di prevedere, per le zone gialle e quando ci sono le condizioni, anche la possibilità per i ristoranti e le attività di somministrazione di aprire anche all’ora di cena, così come serve un programma di riaperture, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con ingressi contingentati, per le palestre, le piscine, anche per lo sport di base e amatoriale. Abbiamo chiesto di affrontare con chiarezza la situazione del settore delle cerimonie, di parchi e centri commerciali, cinema, teatri, musei e impianti sciistici. E in generale, la necessità urgente di ristori che siano immediati e totali. Spero che il Presidente Draghi e il nuovo Governo raccolgano queste nostre richieste, che sono di estremo buonsenso».

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