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Mobilitazione "Società della cura": partecipano anche i movimenti cittadini

Un appello in difesa delle categorie colpite maggiormente dalla crisi della pandemia. Chiedono più garanzie

Sono ben dodici i gruppi e i movimenti firmatari del "volantino pandemico" che denuncia ingiustizie e problemi dei lavoratori a causa della pandemia.  Nello specifico chideono ai cittadini la partecipazione alla mobilitazione nazionale del 21 novembre convocata da un insieme di associazioni e organizzazioni che hanno aderito al manifesto della Società della cura e sono nello specifico Altra Idea di Città, Dipende da Noi, Pci Ancona, Potere al Popolo Ancona Rifondazione Comunista, Priorità alla Scuola Ancona, Laboratorio Sociale Ancona Sinistra Italiana Ancona, Cobas scuola Marche, Falconara Cittadini in Comune Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara. 

«L’indebolimento di lunga data del sistema sanitario pubblico operato dai governi di centrodestra e centrosinistra - si legge nel volantino - ha portato alla situazione attuale: ospedali al collasso per mancanza di personale medico e infermieristico, medici di base e Usca a cui non vengono forniti spazi e mez- zi per eseguire i tamponi e seguire a domicilio i malati con sintomi lievi. Nella regione Marche, che un tempo aveva un buon servizio sanita- rio pubblico, stiamo pagando i tagli indiscriminati operati dalla Giunta Ceriscioli alla rete ospedaliera e alla medicina territoriale del servizio pubblico per favorire il sistema privato. La Giunta Acquaroli appena insediata sostanzialmente si muove in continuità con quella precedente, mentre la situazione della sanità marchigiana si sta aggravando». 

Dunque chiedono un intervento immediato: «Dalla crisi in atto si può uscire solo con una rottura delle logiche che ci hanno portato a questa situazione, le logiche del profitto a scapito della vita delle persone e degli ecosistemi del pianeta. È necessaria una società che metta al primo posto la cura dei beni comuni e i diritti fondamentali delle persone. Chiediamo investimenti e assunzioni per garantire sanità e istruzione pubbliche, infrastrutture sociali e trasporto pubblico. Garantire la scuola in presenza per tutti gli studenti, un piano di prevenzione primaria a tutela della salute, del territorio, dei beni comuni e reddito per tutti e aiuti adeguati fino alla fine dell’emergenza sanitaria». 

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