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Barche a Portonovo e Mezzavalle, ormai è invasione: pugno di ferro contro i trasgressori

Si incrementeranno controlli e sanzioni. Per il futuro potrebbero essere introdotte le boe di attracco chiamate “gavitelli”

ANCONA- Il problema delle barche che stazionano tra Mezzavalle e Portonovo, troppo spesso non rispettando i limiti previsti dei 100 o 300 metri, sta diventando urgente e non più rinviabile. La preoccupazione dei bagnanti cresce weekend dopo weekend anche in relazione all’ingente numero di imbarcazioni presenti. Anche il comitato Mezzavalle Libera ha raccolto diverse lamentele facendosi portatore, anch’esso, di un elevato livello di malcontento per la situazione in questione.

Il tutto è stato già segnalato a Comune e autorità e, proprio dall’amministrazione comunale, sono arrivate garanzie che nei prossimi giorni – in vista di agosto – saranno intensificati controlli e sanzioni utilizzando un vero e proprio pugno duro con i trasgressori. La Guardia Costiera non sempre riesce ad intervenire anche perché, una volta che viene notata l’infrazione, l’imbarcazione tende a rimettersi in riga o comunque allontanarsi. Le soluzioni che si stanno cercando di cavalcare sono prettamente due: da un lato una massiccia azione di educazione dei diportisti invitandoli ad un rispetto maggiore dei limiti imposti. Dall’altro la possibile adozione dei “gavitelli”, boe di attracco che possano essere collocate al largo della baia per rendere più omogeneo e ordinato il flusso. Un qualcosa che avviene già in altre località e nella vicina Croazia.

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