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Mezzavalle e le “barche troppo vicine”: «Con il Comune poco dialogo, l’Amp avrebbe evitato tanti problemi»

Andrea Fantini del Comitato Mezzavalle Libera ha fatto il punto ribadendo l’importanza dell’Area Marina Protetta

ANCONA- Le tantissime barche presenti a Mezzavalle, che spesso e volentieri non rispettano i vari limiti imposti di 100 o 300 metri dalla riva, stanno facendo riemergere vari problemi che sembravano sopiti dall’inizio di quest’estate. Uno di questi, considerando anche la sicurezza dei bagnanti, è quello legato all’Area Marina Protetta che secondo i rappresentanti del Comitato Mezzavalle Libera avrebbe risolto evitato sia questo sia altri problemi che stanno emergendo:

«Con il Comune non c’è un gran dialogo, spesso siamo costretti a sollecitare perché da parte loro le azioni sono molto tardive – ha spiegato Andrea Fantini di Mezzavalle Libera – Il posizionamento delle boe è solo l’ultimo dei problemi in ordine cronologico, siamo arrivati ad agosto e ancora non sono collocate dove dovrebbero. Nonostante questo, molte barche ignorano il divieto di transitare entro i 300 o 100 metri a seconda di alcune caratteristiche e il gioco è fatto. Non dobbiamo stupirci, abbiamo un’amministrazione tra le meno attente al problema ambientale in assoluto, un assessore all’ambiente che si è definito “terrestre”, ignorando l’ambito marino, sono tutte logiche conseguenze. L’Area Marina Protetta del Conero avrebbe evitato tantissimi problemi».

Entrando nello specifico: «L’Amp avrebbe consentito di regolarizzare gli ingressi in maniera equilibrata e trasparente, i numeri stanno aumentando a dismisura e rischiano di non essere più gestibili. Più barche ci sono più c’è il rischio di inquinamento e di scarico in mare. I gavitelli? Sono boe particolari che possono essere un’opzione da seguire. Qui i pareri devono essere forniti da tecnici e ad Ancona non dobbiamo far altro che affidarci all’Università Politecnica delle Marche. Ascoltando le varie parti in causa si potrebbe anche arrivare ad una soluzione di questo tipo».

Non manca, infine, anche un invito ad una maggior educazione e senso civico: «Tutti noi dobbiamo abituarci e sensibilizzare una condotta cosciente di Mezzavalle. Come? Pubblicizzando i regolamenti esistenti, facendo capire i rischi di un mancato rispetto delle regole e aumentando controlli e multe se dovesse servire. Va capito che questo è un bene di tutti che dobbiamo tutelare, ognuno, nel nostro piccolo».

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