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Residenti in calo e sempre più vecchi, la fotografia dei marchigiani nei dati Istat. La ricetta della Lega per evitare lo spopolamento

Non si arresta il calo dei residenti nella Regione Marche. La conferma arriva direttamente dai dati diffusi dall'Istat. Sulla questione la ricetta di Marchetti e Latini (Lega): «Un emendamento per ridare vita a Comuni entroterra e del cratere»

ANCONA - In un solo anno la Regione Marche ha perso oltre 14mila residenti, registrando un sensibile aumento dell'età rispetto alla media nazionale. E' questa la fotografia del nostro territorio secondo i dati diffusi dall'Istat. Il rischio spopolamento c'è e riguarda soprattutto le province di Macerata e Fermo, rispettivamente in calo di 3.405 e 2.207 residenti. Regge invece Ancona che registra un decremento pari allo 0,6%. Come noto il processo di spopolamento ha un legame a doppia mandata con quello dell'invecchiamento. Il calo costante dei giovani ed un'età media sempre più alta, hanno portato ad una forte diminuzione della popolazione in alcuni territori. Il rischio inoltre è che alcuni borghi e piccoli Comuni vengano completamente abbandonati, causando mutamenti nella società e nell'economia.

La proposta della Lega 

Come evitare quindi lo spopolamento e salvaguardare le zone dell'entroterra? Il Commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti e dell'assessore regionale alla scuola Giorgia Latini hanno avuto un confronto con alcuni amministratori locali. La soluzione, data la centralità e l'urgenza del tema, è quella di «presentare un emendamento al Decreto Energia - spiegano - per salvaguardare le scuole delle zone dell'entroterra, con particolare attenzione a quelle del cratere. Si deve attuare un dimensionamento scolastico che tenga conto delle esigenze dei territori ed eviti l'accorpamento indiscriminato e le pluriclassi, oltre alla carenza di organico e alla perdita di autonomia degli istituti». Per la Lega quindi sono questi i fattori che poi determinano lo spopolamento di borghi e piccoli Comuni, indispensabili presidi per il territorio marchigiano. Sia Marchetti che Latini auspicano che «tutti i partiti decidano di sottoscrivere il nostro emendamento, che consentirà il superamento di questa condizione di stallo che determina un preoccupante e progressivo svuotamento del cuore stesso della nostra Italia». Grazie al dimensionamento scolastico si potranno razionalizzare le risorse disponibili per permettere migliori servizi alle diverse comunità locali ed un'offerta scolastica diversificata e articolata sul territorio. Inoltre si potrà assicurare a tutti gli studenti una molteplicità di servizi che solo unità di una certa dimensione riescono ad offrire. 

Marche ed Ancona provincia: i dati dell'Istat

Se rimane invariata la densità abitativa delle province marchigiane (Ancona in prima posizione con 236,6 abitanti ogni km2), tra il 2019 ed il 2022 soltanto 26 Comuni dei 227 totali hanno registrato un aumento di residenti. Tra loro spicca Porto Sant'Elpidio con 312 persone in più. Male Fabriano (-844 residenti) e Pesaro (-836). Il Comune dove si è registrato il calo più drastico è quello di Gagliole, con un pesantissimo -8%. Per quanto riguarda l'età invece continua il trend negativo per le Marche. L'Istat ha confermato come la popolazione marchigiana sia considerevolmente più anziana rispetto alle altre regioni. Letà dei residenti è di 46,6 anni contro il 45,4 della media nazionale. Male anche l'indice di vecchiaia, dato che misura il rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quella di età compresa da 0 a 14), salito a 207,5, contro il 203,1 della misurazione precedente. Secondo l'Istat il calo della popolazione deriva dal saldo negativo tra il numero delle nascite e quello dei decessi. Un dato accentuato, come è facile dedurre, anche dalla pandemia che ha colpito duramente le Marche negli ultimi 2 anni. Capitolo stranieri: ad Ancona si è registrato un amento dello 0,5% (a pari merito con Macerata). A guidare la classifica c'è invece Pesaro-Urbino con l'1,5% in più rispetto all'anno precedente.

Ancona capoluogo

Sono 99.665 gli anconetani al 31 dicembre 2021, suddivisi in 48.146 maschi e 51.519 femmine. Diminuisce di oltre 100 unità il numero dei nati totali, a fine 2021 erano 568 contro i 673 del 2020 (647 nel 2019 e 646 nel 2018). Nel secondo anno del Covid, gli anconetani tornano a sposarsi, sia con rito civile che religioso. Si incrementa il numero delle convivenze e calano le unioni civili. Diminuisce il numero delle famiglie: nel 2021 erano 47.298 contro le 47.820 del 2020. Presenti ad Ancona 51 ultracentenari. Calano le famiglie con un solo componente, quasi quota 20mila. Aumentano invece gli immigrati dall'estero. 

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