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Luminarie di Natale: sì faranno, ma il consigliere tuona: «Per gli sprechi i soldi ci sono sempre»

L'assessore Ida Simonella conferma l'intenzione del Comune di montare le luminarie: «Non hanno un impatto economico così rievante»

ANCONA - Luci di Natale, sì. Lo ha messo in chiaro l’assessore al bilancio Ida Simonella. La Simonella è stata interrogata dal consigliere Andrea Vecchietti (M5S) in merito agli orari di spegnimento anticipato dell’illuminazione pubblica. Contestualmente, l’assessore ha assicurato che: «Manterremo l’idea dell’illuminazione del Natale, perché non ha un impatto economico così rilevante. La calibreremo nel modo più adeguato e sobrio possibile, ma è una misura a sostegno degli operatori economici a cui non vanno ridotti anche gli strumenti che possono garantire un maggior giro di affari». 

Risparmio sulle luci

Sulla questione dello spegnimento anticipato dell’illuminazione pubblica, per questione di risparmio energetico, la Simonella ha spiegato che: «Stavamo facendo delle valutazioni per verificare quali iniziative si potevano assumere per ridurre i consumi oltre a quella assunta con la chiusura di un’ora dell’illuminazione pubblica prima dell’alba. Questo per decidere se e quanto ridurre l’entità di questo provvedimento che, sappiamo, crea dei disagi. Abbiamo attivato una mappatura di riduzione in altri contesti e abbiamo assunto delle decisioni, oltre a quella citata, come l’aver ridotto il flusso luminoso in una parte dell’asse nord-sud, in zone del centro e della Baraccola. Altri interventi che abbiamo deciso di prendere immediatamente sono quelli di continuare a sostituire i corpi illuminanti con l’illuminazione a led in alcune zone specifiche dove ci sono corpi particolarmente energivori. Tutto questo ci darà delle indicazioni, poi, sulle scelte da fare rispetto all’eventuale riduzione dello stop anticipato all’illuminazione». 

«I soldi per le luminarie e i fuochi pirotecnici ci sono, servono per avere i voti- ha replicato Vecchietti- lo stesso vale per tantissimi altri sprechi, come le decine di migliaia di euro spese in acquisto di acqua minerale per le scuole, bottiglie che comprate al supermercato sarebbero costate di meno. A Portonovo mi stavo per scontrare con un bus e ho scoperto che fino al 25 settembre una navetta gratuita faceva 68 corse al giorno. Sono 1468 corse quasi tutte vuote visto il tempo inclemente». 

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