Le forniture dalla Russia diminuiscono e le città iniziano a razionale luce e gas
Il governo ha un piano per settembre, se gli stoccaggi e le nuove forniture dei nuovi partner energetici non dovessero bastare: la situazione e da dove arriva il gas ora in Italia
Le città italiane stanno iniziando a razionare l'energia, con tagli ai consumi di luce e gas. L'Italia si dovrà allineare al nuovo regolamento europeo entrato in vigore per ridurre i consumi in un periodo in cui le forniture sono cambiate, a causa dei tagli del gas in arrivo dalla Russia dopo l'inizio della guerra in Ucraina. In tutto, l'Ue dovrebbe risparmiare circa 45 miliardi di metri cubi di gas. L'Italia dovrà risparmiare circa 8 miliardi di metri cubi tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023, che equivale circa al 7 per cento della media dei consumi nello stesso periodo negli ultimi 5 anni. Non è stato ancora messo a punto un piano vero e proprio dal governo, che però tramite alcune dichiarazioni ha fatto intendere qualcosa su come si potranno tagliare i consumi in inverno. Nel frattempo, le forniture di gas in Italia stanno cambiando con i flussi in arrivo dalla Russia che continuano a diminuire. Da dove arriva ora il gas in Italia e chi sono i nuovi partner energetici del nostro paese.
Come scritto nei giorni scorsi il Comune di Ancona ha deciso di limitare la spesa per l'illuminazione pubblica spegnendo i lampioni un'ora e 20 minuti prima dell'alba (fino ad oggi li spegneva solo 20 minuti prima). Per tagliare il consumo di luce e gas si agisce limitando la domanda, tramite una serie di misure che al momento sono imposte dai comuni, in attesa di un piano nazionale. Tra i capoluoghi che si sono già mossi su questo fronte c'è Torino, che ha scelto già di ridurre l'intensità dell'illuminazione pubblica, mantenendo invariati gli orari. In vista dell'autunno e del riavvio degli impianti di riscaldamento invece, l'Assessorato all'ambiente ha chiesto poi ad Iren, il distributore della città, di ridurre di due gradi la temperatura degli uffici pubblici.