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Car-t Therapy ad Ancona, un assegno di ricerca per sperare: «Lorenzo non ha avuto tempo, altri possono farcela»

Presente alla conferenza Amalia Dusmet, la mamma di Lorenzo Farinelli e presidente dell'omonima fondazione. Caporossi: «Lo sentiamo sempre vicino a noi»

ANCONA - «Sulla terapia Car-t avevamo riposto la speranza di poter salvare Lorenzo. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo: quando stava terminando la sperimentazione a Milano nostro figlio si è aggravato e nel giro di poche settimane è morto». Sono le parole piene di commozione di Amalia Dusmet, mamma di Lorenzo Farinelli e presidente della fondazione che prende il nome proprio del medico 34enne affetto da Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B. Questa mattina presso la sala di palazzo Raffaello in Regione è stata presentata l'iniziativa  che ha preso il via ad aprile con l'assegno di ricerca della Fondazione Farinelli per un giovane ematologo dedicato allo sviluppo delle terapie innovative in ematologia ed in particolare nell'ambito delle terapie cellulari con effettori immunologici geneticamente modificati (Car-t). 

«Lorenzo confidava in Car-t - ha proseguito la mamma - anche se i costi erano altissimi. Solo la terapia in America costava 1 milione di dollari. Così era partito l'appello alla solidarietà e, quando purtroppo non ce l'ha fatta, abbiamo riversato tutti i soldi nella fondazione e in particolare nella ricerca di questa terapia. Con un dolore insuperabile ma immenso piacere possiamo dire che oggi Car-t è anche ad Ancona e che il processo è iniziato alla clinica di ematologia. Quello che non è stato possibile per Lorenzo vorremmo lo fosse per altri».

L'assegno di ricerca

Grazie al supporto dell'azienda ospedaliera e dell'Università, «questo nuovo filone di trattamento per molti pazienti con malattie e prognosi  una volta fatali ed ora passibili di trattamento curativo, la Clinica di Ematologia di Ancona, diretta dal professor Attilio Olivieri, è stata tra i primi centri italiani ad ottenere l'accreditamento per la terapia come Centro regionale ed a offrirlo ai suoi pazienti con risultati estremamente promettenti».

Presenti alla conferenza di presentazione, oltre ad Amalia Dusmet, anche Michele Caporossi direttore Generale degli “Ospedali Riuniti Ancona, Attilio Olivieri direttore della clinica di Ematologia e prdinario di Ematologia presso l'univiersità politecnica delle Marche, Pietro Leoni presidente di Ail e la destinataria dell’assegno di ricerca Giuseppina Urbano. «La giornata di oggi  -  ha commentato il direttore  Caporossi -.  ci unisce ancora a Lorenzo, un giovane medico della nostra comunità che ci ha lasciato prematuramente ma che sentiamo sempre vicino a noi per la grande eredità morale che ci ha lasciato: sostenere la ricerca scientifica in campo onco-ematologico per guarire e dare speranza ad altri pazienti». 

Cos'è la Car-T Therapy

La terapia con Cart-t prevede l'uso di cellule immunitarie del paziente che vengono ingegnerizzate geneticamente per riconoscere ed eliminare le cellule tumorali resistenti ad altri trattamenti. Questa delicata e costosa terapia, che richiede la cooperazione con altri Specialisti come il Rianimatore, l'immunologo, il neurologo ed i Trasfusionista, è stata approvata dall'Aifa per il trattamento di pazienti affetti da Linfomi refrattari-ricaduti così come per giovani pazienti affetti da leucemia linfoblastica e presto sarà disponibile anche per altre indicazioni. Inevitabilmente come si può immaginare la possibilità di offrire un trattamento curativo ma estremamente costoso, apre una sfida per la sua sostenibilità  finanziaria  e per la necessità di offrirlo tempestivamente a tutti i pazienti della nostra regione, evitando penose migrazioni e fatali ritardi. Proprio in questo ambito si sta aprendo la concreta possibilità di mettere in campo progetti e consorzi interregionali per la produzione autonoma di Cart-t che possano migliorare l'efficacia e ridurre i costi di questo trattamento. L'iniziativa di dedicare un assegno di ricerca per supportare questi progetti va incontro a questa esigenza.

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