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"La chiesa, il forte, la torre": pubblicato un libro unico sulla storia di Portonovo

L'autore, Maurizio Mauro, ha illustrato l'opera nella cornice del Fortino Napoleonico: un volume da 300 pagine denso di racconti e foto inedite

“La chiesa, il forte, la torre” di Portonovo con capitoli dedicati anche a Poggio, Camerano, Sirolo e Numana. E’ questo il titolo della pubblicazione curata da Maurizio Mauro, che è stata presentata al Fortino Napoleonico di Portonovo. Mauro, anconetano d’origine attualmente residente a Ravenna, è un noto studioso delle fortificazioni delle Marche, di cui ha pubblicato una collana di otto volumi. Il volume, di cui sono state anticipate più importanti sarà disponibile nel 2021, si compone di circa 300 pagine con innumerevoli illustrazioni e fotografie, diverse delle quali inedite. Si tratta della prima ed unica ricerca monografica su temi mai trattati in modo scientifico e organico da un gruppo di specialisti su vari settori di ricerca: storiografia, urbanistica, architettura religiosa e militare, oplologia, uniformologia, balistica. Sono state presentate anche notizie inedite mai pubblicate prima, frutto di studi e ricerche fatte dall’autore in per diversi anni nei vari archivi di Stato.

Hanno collaborato alla stesura dei testi Andrea Dignani, Massimo Ossidi, Eros Renzetti, Roberto Senigalliesi, Stefania Sebastiani, Gianluca Costantini, Sergio Squadroni considerato quale massimo esperto italiano di antiche artiglierie. Erano presenti, nella sala dei marescialli del Fortino, oltre ai sondati napoleonici in uniforme, una ottantina di persone, fra cui i sindaci di Ancona Valeria Mancinelli, di Camerano Annalisa Del Bello e di Sirolo Filippo Moschella. Presente anche l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo spine ed il comandante del Porto Enrico Moretti.

Maurizio Mauro ha ricordato le tante ricerche effettuate e l’emozione di quando si trovò di fronte il documento, in francese, datato 10 agosto 1810, che testimoniava la decisione di dare vita alla fortificazione di Portonovo. Ha anche ricordato che nella zona ci sono almeno tre torri scomparse, di cui ci sono tracce e che il volume rappresenta un punto d’inizio per nuovi studi e ricerca. Ha anche presentato il cannoncino più piccolo del mondo, che lui chiama “il piccoletto” per le sue ridottissime dimensioni, che non aveva scopo offensivo ma difensivo e di avvertimento. Una volta caricato esplodeva palle con un gran botto che avvertiva i soldati della guarnigione dell’arrivo di navi nemiche e dell’imminente pericolo. Andrea Dignani ha parlato del terremoto e della grande frana di 5 milioni di metri cubi di roccia precipitata in mare che ha dato origine alle baie di Portonovo e Mezzavalle. Stefania Sebastiani ha parlato degli aspetti architettonici e storici dei vari monumenti, fortificazioni e chiese che fanno parte del volume anche grazie all’ausilio di diapositive con foto storiche. Gianluca Costantini ha spiegato il sistema degli armamenti a difesa della zona. Eros Renzetti, patron del Fortino, ne ha ricordato l’evoluzione citando anche l’importante opera compiuta in quest’ottica da Aldo Roscioni, presente anche lui in sala. Presenti anche gli altri coautori Eros Renzetti, Roberto senigalliesi, Massimo Ossidi e Sergio Squadroni. «Mettendo insieme tutte le tracce di questi monumenti, fortificazioni, chiese ed abbazie, castelli è possibile avere un quadro completo di tutto il comprensorio del Conero, che grazie al volume sarà possibile vedere con occhi diversi» ha chiuso la presentazione Maurizio Mauro. 

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