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“Parliamo di Ancona”, il Comune svela una serie di incontri con gli autori di libri sulla città

Le iniziative si terranno al Museo della Città – Spazio Presente in concomitanza con la mostra fotografica tra passato e futuro

ANCONA - Prende il via la prossima settimana al Museo della Città – Spazio Presente- un ciclo di incontri in parallelo alla mostra fotografica “Ancona tra passato e futuro” dedicata al capoluogo.

Venerdì 20 maggio alle ore 17,30, Giancarlo Trapanese presenterà il libro di Sergio Sparapani “Le dieci battaglie della storia di Ancona. Due secoli di assedi, scontri e ribellioni dal 1799 al 1944(affinità elettive). Ancona crocevia della storia assai più di ciò che si pensi. Lo dimostrano questi dieci eventi cruciali della storia italiana ed europea, dall’assedio del 1799 alla liberazione del 1944, il capoluogo delle Marche ha rappresentato la città, la fortezza, il porto, il sito strategico da tenere o da conquistare ad ogni costo, esito ultimo e coronamento di una campagna militare.  Sergio Sparapani è storico e giornalista. Ha curato e scritto i seguenti volumi di storia locale: La guerra nelle Marche 1943-1944, Lezioni di storia, Ancona prima della tempesta nelle foto del comandante della contraerea Fazio Fazioli.  Venerdì 27 maggio, alle ore 17,30, sempre il giornalista Trapanese introdurrà il libro di Claudio Bruschi “Voci dalle pietre” (affinità elettive). Un excursus dello sviluppo della città attraverso le lapidi che lo documentano. Claudio Bruschi è studioso di storia locale, in particolare delle vicende militari del XIX e XX secolo. Ha pubblicato alcuni saggi su Ancona inclusi Ancona nella Grande Guerra e Souvenir d'Ancone sull'assedio del 1860.

Venerdì 3 giugno, invece, alle ore 17,30 il giornalista Andrea Carloni presenterà il libro di Paolo Morini, “E se non fosse un gomito?” (affinità elettive). Secondo la storiografia più nota Ancona fu fondata dai siracusani che, per il suo aspetto a gomito, le diedero il nome greco di Ankon, dimenticando spesso le parole di Plinio il Vecchio che le attribuiva invece un’origine ben più remota grazie ai suoi primitivi abitatori, i Siculi. Ragionando sulla questione, Paolo Morini nel suo libro propone Ancona come centro nevralgico di primordiali rotte commerciali europee (la “Via dello Stagno” e la “Via dell’Ambra”) riportando così la nascita della città a circa dieci secoli prima dell’arrivo dei fuggiaschi da Dionisio, quando ancora il greco non si era ancora differenziato da quella protolingua che fu l’indoeuropeo tanto che è stato lecito farsi la domanda: “E se non fosse un gomito?” Paolo Morini si autodefinisce “assemblatore di notizie”. Infatti la sua passione è quella di rivisitare gli eventi più remoti della storia cittadina mettendo insieme le tante notizie frammentarie reperibili nei testi antichi, cercando così di dar vita a ricostruzioni, a suo modo di vedere, organiche e plausibili.

Carloni, venerdì 10 giugno alle ore 17,30, presenterà la Trilogia Anconetana di Rodolfo Bersaglia (saggi concepiti nel dipartimento Dardus dell'Università Politecnica delle Marche dal 2005 al 2011): “Ancona Città Adriatica”, prefazione di Paolo Portoghesi La Scuola di Ancona e il Rinascimento Adriatico, prefazione di Francesco Scarabicchi e Fortitudo Anconae, prefazione di Fausto Pugnaloni. L'autore introdurrà anche un lavoro in corso d'opera di ricostruzioni in 3d. della città perduta realizzate negli anni dagli allievi dell'Univpm e proseguita dagli alunni del Liceo scientifico Savoia-Benincasa. Rodolfo Bersaglia è stato professore a contratto presso il Dipartimento di urbanistica (Simau) dell’Università politecnica delle Marche e insegnante di Metodologia della progettazione e Storia delle arti applicate presso l’Accademia di belle arti (Poliarte), ove ha ricoperto il ruolo di Direttore del Dipartimento di belle arti. Allievo di Pietro Zampetti, Michele Provinciali (New Bauhaus di Chicago) e Corrado Gavinelli (Politecnico di Milano). Grafico editoriale e pubblicitario, ha lavorato con Franco Giacometti per la Benetton e con Giulio Bizzarri per la BBDO in qualità di Art Director per la Team Italia di Bologna. È stato illustratore e impaginatore per Vickie Shafer presso lo studio Toth Design di Boston.

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