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Primo Maggio | Impiegati, quadri e dirigenti ricevono la Stella al merito: «Riti importanti, se non sono gusci vuoti»

All'Auditorium della Mole si è tenuta la consegna della benemerenza. Tra loro ci sono 16 lavoratori dell'anconetano

ANCONA - Sala dell'auditorium della Mole Vanvitelliana gremita per la consegna delle stelle al merito del lavoro ai 37 benemeriti marchigiani. Tra loro spiccano anche i nomi dei 16 lavoratori della provincia di Ancona che hanno ricevuto le medaglie verdi e gialle. 

Consegna delle Stelle al Merito del Lavoro

Le onorificenze sono state consegnate dal viceprefetto vicario di Ancona, Gloria Allegretto (il prefetto Darco Pellos era assente per motivi di salute) e dai prefetti e viceprefetti delle provincie marchigiane, accompagnati dai rispettivi sindaci dei Comuni di residenza dei decorati, dai rappresentanti delle ditte di appartenenza e dai consoli provinciali della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia. La cerimonia è stata incentrata sul tema centrale della «ripartenza dopo il Covid e sul lavoro quale strumento di emancipazione».

Una data significativa 

Alla cerimonia erano presenti il Sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali, la senatrice Rossella Accoto, il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il Sindaco Valeria Mancinelli, il Capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Pierluigi Rausei, insieme a numerose altre Autorità delle quattro province ed ai vertici delle Forze di Polizia. Il sindaco Mancinelli ha detto: «I riti sono importanti se non sono gusci vuoti. Il primo maggio è una data densa di tensione e da qui bisogna partire per ricostruire il diritto al lavoro che deve essere e rimanere sempre un'opportunità per tutti». Allegretto ha ricordato che la ricorrenza di oggi è «occasione per rendere omaggio a chi ha nobilitato il lavoro, valore che la nostra Costituzione eleva a principio cardine e fondamento della Repubblica. La dottoressa Allegretto ha auspicato in particolare, nel proprio saluto, che questa giornata possa condurre ad una “simbiosi creativa” tra tecnologia e nuovo umanesimo, in cui la necessaria produzione economico –imprenditoriale sappia coniugarsi con il valore dell’uomo, da considerare non solo come risorsa produttiva ma protagonista del proprio lavoro». Il Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche ha ringraziato poi gli insigniti per il loro ruolo di compartecipazione alla crescita costante della propria realtà e ne ha ribadito l’importante testimonianza. 

Presente alla cerimonia anche il Capo dell’Ispettorato del Lavoro di Ancona Luciano Orlandini che ha sottolineato il coraggio e l’orgoglio di coloro che continuano a dare lavoro, pur nelle difficoltà che, specie negli ultimi anni, si stanno riscontrando. Ha inoltre ribadito che il ruolo degli ispettori è a fianco e non contro le realtà produttive, allorquando ne garantiscono correttezza e legalità. Il Console regionale dei Maestri del Lavoro ha descritto compiti e iniziative della Federazione Nazionale dei Maestri del lavoro e ha auspicato  che la testimonianza e il patrimonio di esperienza di questi ultimi possano essere trasmessi alle giovani generazioni, stimolando una rivoluzione delle idee che parta dalla scuola e coinvolga  ogni campo della nostra società.Il Sottosegretario di Stato si è dichiarata “orgogliosa” di aver avuto la possibilità di consegnare le Stelle al merito a cittadine e cittadini che hanno avuto, specie durante il periodo della pandemia, il coraggio la forza e la resilienza di continuare. Se il Paese si sta riprendendo – ha affermato la senatrice Accoto – lo si deve anche e soprattutto a loro. Ha inoltre ribadito l’importanza dell’educazione alla legalità che si deve tradurre anche nella cura della sicurezza negli ambienti di lavoro. Tutti gli intervenuti hanno riservato un pensiero speciale all’Ucraina e al dramma che quel territorio e quelle persone stanno vivendo, auspicando al più presto una conclusione del conflitto. Era presente la rappresentante della comunità ucraina delle Marche Zhaklin Bachynska.

I premiati 

Nell'anconetano ecco i nomi di chi si è distinto per laboriosità e condotta morale. Alessandro Abbrugiati, impiegato della Acraf Spa di Ancona (32 anni di servizio); Marilena Barchiesi, dirigente della Banca di Ancona e Falconara (38 anni di servizio); Claudio Carnevali, impiegato della Aea Srl di Angeli di Rosora (31 anni di servizio); Roberto Cardoni, operaio di Fincantieri (34 anni di servizio); Luigi Ferrante, quadro di Fincantieri (42 anni di servizio); Mauro Maori, quadro della Fedrigoni Spa di Fabriano (33 anni di servizio); Adele Masucci, impiegata della Uil Marche (32 anni di servizio); Stefano Morellina, dirigente di Rfi Spa (35 anni di servizio); Roberto Orciani, quadro della Acraf Spa (36 anni di servizio); Giorgio Pezzoli, quadro di Rfi Spa (26 anni di servizio); Claudio Pieri, impiegato di Fincantieri (31 anni di servizio); Loredana Rossini, quadro di Ferservizi Spa (39 anni di servizio); Pio Renato Sbaffo, impiegato della Lm Monticelli Srl di Osimo (33 anni di servizio); Giuseppe Stella, impiegato della Aea Srl (39 anni di servizio); Roberto Trasselli, quadro di Rfi Spa (39 anni di servizio); Francesco Zandri, quadro della Cnh Industrial Italia Spa di Jesi (33 anni di servizio).

Chi può ricevere la stella al merito 

Tra i requisiti chiave per ricevere la stella al merito ci dev’essere: cittadinanza italiana; compimento del 50° anno di età entro il 31 ottobre 2020; attività lavorativa prestata ininterrottamente per un periodo minimo di 25 anni documentabili alle dipendenze di una o più aziende, purché il passaggio da un'azienda all'altra non sia stato causato da demeriti personali. I candidati in possesso dei requisiti devono, inoltre, essere in possesso di uno dei seguenti titoli, da documentare opportunamente: essersi particolarmente distinti per eccellenti meriti di perizia e laboriosità e di buona condotta morale; avere migliorato l'efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione con invenzioni e innovazioni nel campo tecnico e produttivo; aver contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro; essersi prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell'attività professionale.

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