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"Comune ciclabile", arriva il riconoscimento della Federazione per la città

Grazie alla rete ciclabile urbana il comune entra ufficialmente tra i 151 amici della bicicletta

Jesi entra ufficialmente a far parte del prestigioso gruppo di città (151 in tutta Italia) che si possono fregiare del titolo di “Comune Ciclabile”. Il riconoscimento è stato attribuito dalla FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, che ogni anno valuta e attesta il grado di ciclabilità dei Comuni italiani. Insieme a Jesi, tra le new entry, anche altre 8 città tra cui Milano e Lecco. «La rete ciclabile urbana - è scritto nella motivazione che assegna a Jesi l’importante riconoscimento - è piuttosto connessa e continua, evidente conseguenza di una buona governance a monte, grazie alla pianificazione. Si consiglia di estendere la rete ciclabile all'ampia zona industriale, così da incentivare la mobilità in bici nei percorsi quotidiani casa-lavoro. Riguardo la ciclabilità extraurbana, soprattutto turistico-ricreativa, positivo il ricorso allo strumento della strade ciclopedonali, che andrebbe esteso a tutto l’itinerario regionale lungo il fiume. Il tasso di motorizzazione - conclude la nota - è invece superiore alla media nazionale e purtroppo in crescita dell’1,9% nel biennio 2016-18, una tendenza da invertire intensificando gli sforzi».

A Jesi oggi sono presenti ben 17 chilometri di piste ciclabili a cui si devono aggiungere tratti in corso di realizzazione e una rete di secondo livello. «Questo riconoscimento - ha sottolineato al riguardo l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - non va al Comune, ma ai tantissimi cittadini che ci hanno costantemente stimolato per favorire la realizzazione di piste ciclabili e che le stanno utilizzando sempre più per gli spostamenti tra casa e lavoro o casa e scuola. Si è avvertito, a livello  nazionale, un cambio di mentalità con una maggiore sensibilità verso modelli di sostenibilità che favoriscono una mobilità più dolce e meno inquinante. Ed anche a Jesi si è innescato favorevolmente questo processo che è irreversibile, perché ci proietta ad una idea di società dove entrano in gioco valori importanti come l’ambiente, il benessere, la salute, l’economia circolare. Un grazie agli uffici per averci lavorato a fondo, non solo inserendo armoniosamente tratti ciclabili in un tessuto stradale già presente, cosa non sempre facile, ma anche intercettando importanti finanziamenti nazionali dedicati proprio a questa tipologia di interventi».

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