rotate-mobile
Attualità Centro storico / Corso Giuseppe Garibaldi

«Basta macchie marroni. Ispiriamoci al sud della Spagna»: spazi verdi al posto delle panchine horror

Sergio Vichi e Giorgia Rinallo dello studio A4 Design Factory propongono idee per corso Garibaldi: «Ma bisogna rivalutare anche le zone limtrofe»

ANCONA - Le panchine hi-tech non piacciono. E questa è ormai cosa nota tanto che l'assessore alla Cultura Paolo Marasca, in un consiglio comunale lo scorso 30 maggio, aveva parlato di rimuoverle per «lasciare il posto a qualcosa di più gradevole». Quelle macchie marroni in corso Garibaldi sono diventate ormai delle toilette per cani e piccioni nonché dei mega posacenere per i fumatori. Insomma: quello che gli anconetani chiedono è riportare il decoro nella zona più centrale e di passaggio della città. 

2022_07_06-banner-A4-Corriere_Adriatico_02 (3)_page-0001 (1)-2

C'è chi propone di creare un colpo d'occhio più omogeneo che possa invogliare gli anconetani e non solo a venire in centro. «Pensare di sostituire le attuali sedute in ferro e pietra potrebbe essere un punto di partenza, così da uniformare gli arredi urbani in linea con le necessità delle attività commerciali, che vanno sicuramente incoraggiate e potenziate - spiega Sergio Vichi dello studio A4 Design Factory -. Non fioriere e dehors tutti uguali, sia chiaro, ma legati da un progetto generale condiviso. Il Comune ha già investito molto per pavimentazione e luci, pertanto l’attenzione ora va posta sull’arredo urbano e la vegetazione». Non servono invece altre fontane o corsi d’acqua: «Abbiamo già la fontana del Calamo e quella di piazza Roma, nelle immediate vicinanze. Inoltre, con il tema della siccità e del risparmio idrico meglio contenere i consumi». Secondo l’architetto la chiave sta nel valorizzare anche le zone circostanti: «Un’altra idea potrebbe essere quella di valorizzare i vicoli che danno verso corso Stamira e corso Mazzini e creando ad esempio una nuova pavimentazione in via Castelfidardo, rivalutare via Menicucci che è diventata il ripostiglio di piazza Roma, e ridare il giusto valore anche a corso Mazzini. È inutile fare un corso bellissimo se poi per arrivarci devo passare in zone non altrettanto curate e disomogenee».

D’accordo anche la sua collega Giorgia Rinallo che aggiunge: «Sarebbe molto bello avere installazioni stagionali ombreggianti, ad esempio ispirandosi al sud della Spagna. In estate riportano un po' di frescura e così magari le persone, invece che andare nei centri commerciali, verrebbero più volentieri in centro. Si possono creare in diversi modi ad esempio con tensostrutture molto leggere, piante, oppure con utilizzo seriale e creativo di oggetti di uso comune». Puntare sulla stagionalità è per Rinallo una soluzione: «Lavorare sulle installazioni temporanee e permanenti» ma anche «organizzare in modo più curato il design dei mercatini alimentari o delle altre fiere ricorrenti, un po come è già stato fatto per il natale, con strutture ad hoc, pensate per creare un ambiente più accogliente e meno casuale. Degno di un capoluogo di provincia». Conclude «Anche sulle panchine andrei infine a dare omogeneità seguendo un disegno comune, magari proponendo un concorso d’idee».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Basta macchie marroni. Ispiriamoci al sud della Spagna»: spazi verdi al posto delle panchine horror

AnconaToday è in caricamento