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Martedì, 19 Marzo 2024
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Piscine, il Green pass si aggiunge alle altre restrizioni: «Ci chiamano per riavere i soldi»

Il Green pass costringe anche i gestori delle piscine a fare i conti con entrate e uscite, sia di soldi che di atleti. A parlare è Igor Pace, amministratore della Co.Ge.Pi

«Lavoriamo già con numeri estremamente bassi e speravamo, forse in modo ingenuo, che il Green pass superasse le restrizioni in essere. Pensavamo di poter tornare ai numeri pieni, senza dover quindi mettere 7 persone per corsia nella vasca da 25 o le 9 consentite in quella da 33. Invece sembra che le restrizioni vadano di pari passo». Il Green pass costringe anche i gestori delle piscine a fare i conti con entrate e uscite, sia di soldi che di atleti. A parlare è Igor Pace, amministratore della Co.Ge.Pi, il consorzio che gestisce gli impianti del Passetto, Ponterosso e Chiaravalle: «Ci sono già persone che non si vogliono vaccinare e che chiamano chiedendoci “mica aderirete anche voi a questo scandalo!”- spiega Igor- io non giudico la decisione del Governo, non entro nel merito, ma devo specificare che noi gestiamo piscine pubbliche e non possiamo esimerci dall’adottare queste misure. Alcuni ci chiedono indietro i soldi dell’abbonamento e sarebbe un aggravio dei costi dopo quasi due anni che hanno messo questo settore in ginocchio». Soluzione? «Cercheremo di bloccare le scadenze degli abbonamenti fino alla fine dello stato di emergenza, o daremo la possibilità di trasferirli a conoscenti visto che non sono nominali. Rimborsare è estremamente complicato per noi». 

«In ogni fase di punta dell’emergenza sembra che ristoratori, piscine, palestre e teatri fossero le uniche strutture chiamate a combattere questa battaglia, credo che su questo punto vada fatta una riflessione più attenta» commenta Igor ripensando ai quasi due anni trascorsi. L’amministratore specifica che nelle Marche, per quanto riguarda le piscine, il problema dei rimborsi è stato assorbito: «Devo dire che i ristori sono arrivati, perché la Regione ha messo in campo due misure specifiche per il nostro settore. Abbiamo avuto contributi importanti, anche se non sufficienti per questi impianti che consumano tantissima energia». Il crollo di fatturato però non è stato possibile evitarlo, specialmente con il secondo lockdown: «Sia nel 2021 che in questa stagione stiamo incassando un terzo rispetto alle stagioni pre-Covid». Ora Green pass e controlli: «Ci stiamo informando e attrezzando su come effettuarli. A Chiaravalle, piscina al coperto dove partiremo subito con la misura, abbiamo dato ai ragazzi un’app per leggere il Qr code. Oltre l’80% dei frequentatori è recensito nel nostro database ed abbastanza semplice da identificare. Per chi viene occasionalmente dovremo richiedere il documento di identità. Speriamo che ci sia collaborazione. E che tutto questo duri veramente poco». 
 

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