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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giornata del personale sanitario, l’Omceo: «Onoriamo chi ha sacrificato la vita contro il virus»

Momento di ricordo in onore dei medici che lottano contro la pandemia e per quelli che hanno sacrificato la propria vita nella guerra al Coronavirus

Il 20 febbraio del 2020 veniva individuato a Codogno il paziente n. 1, il primo contagiato d’Italia. Non è casuale perciò la scelta di questa data per celebrare, un anno dopo e negli anni a venire, la Giornata del personale sanitario. Evento commemorativo di respiro nazionale fortemente voluto dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri al quale si associa anche l’Omceo di Ancona che esprime, nelle parole del suo Presidente Fulvio Borromei, la piena adesione al momento di ricordo del sacrificio dei tanti medici che hanno perso la vita a causa del Covid: «È giusto onorare il lavoro di tutto il personale medico e sociosanitario che non si è risparmiato durante questa terribile pandemia anche a rischio della sua stessa vita - commenta - In questi 12 mesi dall’inizio dell’emergenza Covid l’intera categoria si è trovata in prima linea a fronteggiare una situazione senza precedenti e lo ha fatto con la massima professionalità ed il massimo impegno. Un impegno che non è diminuito neppure ora che si intravede un barlume di luce con le campagne vaccinali e che attesta quanto radicati siano i valori etici del servizio e della tutela della salute pubblica ad ogni costo di tutto il personale medico, socio sanitario, socio assistenziale e del volontariato. Tutti questi professionisti meritano il nostro grazie più profondo». 

La Giornata del personale sanitario è stata istituita dal Parlamento italiano con una legge approvata all’unanimità lo scorso 4 novembre su proposta del regista Ferzan Özpetek e del paroliere Mogol. Si svolgerà con due cerimonie in contemporanea: una a Roma, presso la sede della Fnomceo alla presenza della Presidente del Senato Elisabetta Casellati, e una a Codogno, dove verrà scoperta una targa in memoria dei professionisti deceduti durante la pandemia presso l’Ospedale civico dove giusto un anno fa veniva individuato il paziente n. 1. Da quel giorno, come tutti ricordiamo, una velocissima escalation di contagi e morti: ad oggi sono stati 313 i medici ed odontoiatri a perdere la vita durante la pandemia e oltre 110mila gli operatori contagiati. Un conteggio impressionante del quale si tiene aggiornamento costante nel portale della Fnomceo oltre che in molte altre steli che vengono inaugurate in tutta Italia. Ora sembra che le cose stiano migliorando: il Gimbe ha rilevato che in tre settimane i contagi, tra gli operatori, si sono ridotti di oltre il 64%.  Segno che la campagna vaccinale funziona. L’invito che arriva dalla categoria è dunque quello «di proseguire e di considerare tutti i medici e gli odontoiatri una priorità, proteggendoli con i vaccini».

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