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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giornata del medico, Borromei: «I giovani devono lottare contro la disinformazione scientifica»

E’ l’appello lanciato dal presidente dell’ordine dei medici Fulvio Borromei, in occasione della Giornata del medico durante la quale si è tenuto anche il giuramento di Ippocrate

«I giovani medici rappresentino un argine verso le bugie propagate nei confronti della medicina, e formino un vero baluardo contro la disinformazione gratuita che da tempo intacca il valore della scienza e di quella medica in particolare il cui valore va, al contrario, universalmente riconosciuto». Il presidente dell’ordine dei medichi chirurghi ed odontoiatri della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, ha aperto così la Giornata del medico e dell’odontoiatra durante la quale si è svolto, come di consueto, in modalità on line, il giuramento di ippocrate per i nuovi camici bianchi così come sono stati ricordati i medici ed odontoiatri per il conseguimento della laurea a 25, 50 e 60 anni. In quest’ultimo caso i medici sono Carlo Campodonico, Giovanni Ciattaglia e Nazzareno Santoni. «Noi crediamo così tanto nel valore della formazione che prevediamo anche la creazione, all’interno del nostro Ordine, di una task force esclusivamente composta di giovani medici, per affrontare al meglio i cambiamenti che ci attendono in futuro e per poter preparare quella rivoluzione culturale ed etica che dovrà coinvolgere la classe medica», ha detto Borromei. L’impegno verso la formazione da parte dell’Ordine è confermato dalla Consigliera Segretario  Arcangela Guerrieri, che ha lavorato affinché la Giornata potesse comunque svolgersi, sia pure on line: «Quest’anno – ha spiegato - abbiamo accorpato, per l’impossibilità di inviare i Borsisti all’estero causa Covid, due categoria di riconoscimenti, I giovani ippocratici dorici e le borse di studio Fanesi, all’interno di un unico bando dedicato al primo dei medici caduti a causa del Covid-19, Roberto Stella e a tutti gli altri che hanno dato la vita per questa causa. Non solo, abbiamo dato continuità, nonostante per mersi la scuola non si stata in presenza, al progetto relativo alla Curvatura Biomedica, realizzato proprio con gli istituti scolastici».

Non solo, a una delle giovani donne medico premiate con la borsa dall’omceo dorico, Sara Mazzanti, della struttra organizzativa dipartimentale (Sod) clinica di malattie infettive tropicali parassitologia ed epatiti croniche, è andato anche il riconoscimento del presidente nell’ambito della Giornata delle Marche. E’ quindi la formazione, la parola d’ordine ma anche pratica irrinunciabile per lo stesso Presidente Borromei, che nella prolusione alla Giornata ha invitato soprattutto i giovani camici bianchi ad un approccio consapevole e maturo verso una professione oggi più che mai impegnata nella difesa della salute dei cittadini. «Insieme al codice deontologico, la formazione costituisce l’identità del medico, il quale da un lato non deve temere il confronto con chi ha idee diverse, ma dall’altro deve essere in grado di mantenere dritta la barra nel respingere fake news e falsità anti scientifiche. Non posiamo dimenticare chi ha dato la vita mantenendo fede al proprio giuramento». Ed anche in loro onore è necessario guardare avanti, «Occorre una reingegnerizzazione della formazione, occorre affidare al medico strumenti e dispositivi di sicurezza adeguati, serve puntare forte su tecnologia ed intelligenza artificiale, creargli un habitat lavorativo idoneo, pur consapevoli che queste dotazioni dovranno essere gestite dal professionista. La tecnologia va governata e non può sostituire il core curriculum dei medici».  Borromei ha poi ricordato l’importanza della formazione specialistica, di quella post universitaria e di quella compiuta sul campo, paradigmi necessari per favorire l’evoluzione di una classe medica pienamente  riconosciuta. Ecco pertanto il punto da sbrogliare con la politica: «Occorre riconoscere il ruolo del medico anche attraverso i contratti e le remunerazione del lavoro svolto». Da risolvere al più presto infine, la situazione relativa ai neo laureati in attesa di conoscere l’esito della graduatoria per poter entrare nelle fase di specializzazione. Non si avranno, sembra, notizie in  questo senso prima del 14 dicembre. «Stiamo intervenendo -  conclude Borromei – sulle istituzioni del territorio e su quelle nazionali per sbloccare un quadro a dir poco kafkiano». 

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