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Giornata del medico, riconoscimenti e premi per i camici bianchi anconetani

Si sono incontrati i nuovi medici e i professionisti che hanno raggiunto i 25, 50 e 60 anni dalla laurea

«Riconoscere incontrarsi e condividere»: sono queste le tre chiavi di lettura che hanno accompagnato la carica degli oltre cento giovani camici bianchi che hanno prestato il Giuramento di Ippocrate nell’ambito della più ampia Giornata del Medico, tornata in presenza, promossa dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Ancona e svoltasi al Ridotto del Teatro delle Muse».

Si legge nella nota: «Un momento di confronto tra generazioni diverse, essendo stati anche consegnati i riconoscimenti, come da tradizione, ai professionisti che hanno raggiunto i 25, 50 e 60 anni dalla laurea. Consegnate anche quindici Borse di studio a giovani medici portatori di idee innovative nel campo di ricerca ed intitolate al dottor Roberto Stella, Presidente dell’Ordine di Varese e primo medico scomparso, nel 2020, a causa del Covid». Riconoscimenti anche per i componenti delle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale e per i Medici di Medicina Generale che ne hanno coordinato il lavoro sul territorio, soprattutto nelle fasi acute dell’emergenza pandemica. «Questo appuntamento non è una celebrazione ma un vero proprio incontro, uno scambio di esperienze foriero di una crescita comune» ha spiegato Fulvio Borromei Presidente dell’Omceo di Ancona. Riconoscere è poi un’altra parola chiave della giornata perché «va riconosciuto l’impegno, la professionalità e la storia della categoria – ha proseguito il Presidente Borromei – così come è fondamentale condividere quanto è stato fatto e quello che c’è ancora da realizzare. Sono momenti questi che interessano la classe medica ma che si riverberano poi sulla società civile. La nostra è una presenza decisiva per portare sicurezza ai cittadini». Il Presidente Borromei ha posto poi la ‘questione medica’ sulla quale il Covid ha influito fortemente: «Da un lato il mondo della medicina e della scienza devono confrontarsi con nuove convinzioni della società civile e della popolazione che appare contemporaneamente più informata e più preoccupata ed è questa condizione nuova del cittadino che il medico deve saper accompagnare adeguatamente. Dall’altro lato il medico si sta muovendo su un terreno di aspra conflittualità, spesso è diventato un bersaglio, portato al centro delle rimostranze, anche le più recrudescenti, dei cittadini». Anche per questo la Giornata del Medico che fa incontrare, in sicurezza, chi sta entrando nella professione e chi ne ha costruito un pezzo di storia assume un valore fondamentale proprio in tempo di covid quando l’unità della categoria appare sempre più rilevante in un contesto che sa farsi anche particolarmente complesso e delicato. Tutto questo mentre «la spesa sanitaria – conclude Borromei - è stata ed è tutt’ora gravemente depotenziata rispetto alle necessità e alle istanze provenienti da tutto il mondo medico». Il presidente Borromei ha infine aggiunto che si è trattato di una prima Giornata cui farà seguito una seconda per completare la consegna dei riconoscimenti, considerando che a causa del covid non si è riusciti a riunire tutta la platea dei medici compresi nelle premazioni. 

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