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Centro revisione bombole, problema scorte: Confartigianato incontra la motorizzazione

Il Centro di revisione bombole di Jesi copre le esigenze di una parte importante del territorio nazionale insieme ai centri di Bologna, Milano e Latina

JESI - «Ho avuto un lungo colloquio telefonico con la Direzione della Motorizzazione in merito alla situazione che si sta verificando presso Il centro di revisione bombole di Jesi. Mi è stata confermata la massima attenzione al ritorno alla normalità con l’aumento del personale presente, recuperando unità da altre direzioni provinciali e con l’attivazione delle procedure amministrative per disporre dal Ministero di una unità addizionale dedicata, considerando che l'organico è funzionale per coprire utenze non solo marchigiane». Così Luca Bocchino, responsabile Trasporti di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino che da giorni si è fatto portavoce della situazione del Centro di revisione bombole di Jesi, struttura che copre le esigenze di una parte importante del territorio nazionale unitamente ai centri di Bologna, Milano e Latina. 

Presso il centro jesino sono attive 2 linee di revisione bombole e, a seguito di controlli e verifiche, sono state richieste delle modifiche all'organizzazione del lavoro. Pur non modificando il numero del personale addetto fornito dalla Motorizzazione di Ancona, competente per territorio, è emersa la necessità di aumentare il personale tecnico (a carico della Motorizzazione) e di organizzare con più efficienza il lavoro in loco (a carico del Centro). Il tema era già segnalato da Confartigianato  alla Motorizzazione considerati i ritardi negli interventi anche fino a 4 giorni. «I nostri autoriparatori, circa 2.000 nelle Marche con un indotto di circa 10.0000 addetti, ci hanno segnalato rallentamenti delle bombole revisionate anche sulle attuali linee attive», spiega Bocchino. Grazie anche all’intervento di Confartigianato, venerdì la Motorizzazione ha incontrato i responsabili del centro. «Sono in contatto diretto con la Motorizzazione per monitorare gli esiti degli interventi previsti’, precisa Bocchino, ‘è urgente che la situazione torni alla normalità per far viaggiare in sicurezza i mezzi, e far lavorare il comparto del Trasporto già alle prese con il caro carburanti e pedaggi».

Con il 10,4% dei veicoli circolanti alimentati a metano, le Marche risultano la regione italiana con il maggior numero di mezzi di questa tipologia.
Fino al 31 dicembre del 2022, il ciclo di consegna-ritiro delle bombole si completava spesso in giornata,  senza disservizi all'utenza che in circa 2 giorni vedeva la revisione completata e poteva tornare ad usare il suo mezzo.  Da gennaio le modifiche alle procedure hanno comportato che la produzione di bombole revisionate sia passata da 2mila, a mille al giorno con gravi disagi. «Apprezziamo l’impegno della Motorizzazione che si é subito fatta parte attiva incontrandosi con il centro revisione di Jesi per risolvere questa problematica’, prosegue Bocchino. ‘Il tema della Motorizzazione é però più ampio in quanto i servizi erogati sono fondamentali e si percepisce una forte riduzione del personale che sta già penalizzando, nei tempi, le richieste che convergono su questa istituzione. Siamo disponibili ad un tavolo di confronto in cui tutti possano collaborare per migliorare il servizio. Sarebbe paradossale che si stimoli la comunità ad utilizzare risorse meno inquinanti, senza poi fornire servizi adeguati per poter utilizzare i mezzi predisposti con tale alimentazione».

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