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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vie storpiate, strafalcioni sulla guida per turisti: «Correggiamo, ma non tutti sono errori»

Nomi troncati e indicazioni imprecise nell'opuscolo distribuito dall'Edicola di piazza Roma. Il caso arriva in consiglio comunale

ANCONA - Via Gervasoni diventa “via Gervaso”, altre strade hanno i nomi troncati e la Guardia medica è indicata sì, ma non nel punto giusto. Sono solo alcuni degli errori contenuti nell’opuscolo in distribuzione ai turisti dall’edicola di Piazza Roma. Il caso è arrivato in consiglio comunale, sollevato dai consiglieri Daniele Berardinelli (Forza Italia) e Lorella Schiavoni (M5S). 

A fare il punto è stato l’assessore comunale alla cultura, Paolo Marasca: «Sono stati rilevati degli errori, ma soprattutto alcune segnalazioni che potevano essere migliori. Errori veri e propri riguardano 7 vie su 200, accorciate nel passaggio di scala della mappa, un po’ come succedeva quando si stampava il vecchio “Tuttocittà” cartaceo in cui il cambio di scala generava alcune deformazioni- spiega Marasca- E’ indiscutibilmente un errore e nelle nuove stampe in inglese sarà corretto. Altre segnalazioni sono in realtà informazioni poco chiare, parlo dei presìdi sanitari ad esempio. E’ vero che l’ex Crass è un presidio sanitario, tuttavia noi invece di presentarlo così abbiamo inserito solo la dicitura “ospedale” e quindi l’indicazione del presidio non è così chiara. Poi ci sono indicazioni che potevano essere migliori, ma che non errori. Mi riferisco, ad esempio, all’impianto sportivo che non parla di piazza d’Armi, ma c’è semplicemente una freccia che porta all’esterno della mappa dove si trovano gli impianti sportivi. E’ un’indicazione di direzione che evidentemente non è stata ritenuto sufficiente. Alcune cose vanno migliorate, ma ci sono anche scelte “editoriali”, nel senso che alcune informazioni sono fornite per il target dei visitatori e altre ritenute importanti per i cittadini». 

Nella stessa interrogazione, sia Berardinelli che la Schiavoni hanno spiegato che la gestione dell’edicola di piazza Roma costa 216 mila euro all’anno per tre anni. «Più di 70 mila euro all’anno per una gestione vinta da una coop di Bologna, così si buttano i soldi dei cittadini- ha replicato Berardinelli- per quanto riguarda la piantina, come si fa a non rendersi conto di quegli errori? Bisogna solo chiedere scusa». Schiavoni: «Non ci sono giustificazioni, serve solo un po’ di vergogna e umiltà. Nel capitolato c’è una clausola che prevede i controlli, evidentemente non li ha fatti nessuno».
 

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