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Indirizzi e cellulari di chi ha la piazzola, gaffe del Comune: «Scusateci»

Agli stessi è stata inviata una mail di scuse pregando di cancellare quella erroneamente inviata. Il Comune ha intanto contattato il Dpo (data protection officer)

«Per un errore, nella mail inviata ieri dalla polizia locale ai cittadini autorizzati all’accesso alla Ztl - con la quale si ricordava di lasciar libere le piazze dalle auto per il mercato del sabato - è stato allegato un file contenente i dati di contatto (indirizzi, mail o numero di telefono) di coloro che sono o erano in possesso di tale autorizzazione». Lo scrive in una nota il Comune di Jesi. 

«Immediatamente resisi conto dell’accaduto, agli stessi è stata inviata una mail di scuse pregando di cancellare quella erroneamente inviata- continua la nota- allo stesso tempo è stato contattato il Dpo (data protection officer), vale a dire il professionista esterno  responsabile della gestione del trattamento dei dati personali del Comune di Jesi, informandolo dell’accaduto, fornendo l’allegato della mail inviato e spiegando accuratamente lo svolgimento dei fatti. Il Dpo, in base alle disposizioni di legge, ha 72 ore di tempo per esaminare la questione ed esprimere le proprie valutazioni. L’Amministrazione comunale, rinnovando le scuse per quando spiacevolmente accaduto, attende serena le comunicazioni del Dpo e, una volta ricevute, assumerà le adeguate determinazioni. Va chiarito, fin da subito, che i dati inseriti nel file non sono in alcun modo classificabili, in base al codice della Privacy, come dati sensibili (rientrando in quest’ultima sfera quelli relativi allo stato di salute, razza, convinzioni religiose o opinioni politiche)». 

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