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Fridays For Future in piazza: «Serve una migliore gestione del verde urbano»

Il gruppo locale di Ancona ha organizzato per oggi, 22 ottobre, un flash mob con il quale rilancia tematiche di importanza globale

Fridays For Future torna nelle piazze di tutto il mondo con l'obiettivo di richiedere interventi urgenti per la giustizia climatica. Il gruppo locale di Ancona ha organizzato per oggi, 22 ottobre, un flash mob con il quale rilancia tematiche di importanza globale, quali la tutela della biodiversità e la riduzione delle emissioni legate al trasporto, partendo da casi concrete cittadini.

"L’iniziativa - si legge nella nota - si svolge sullo sfondo di via Marconi che diviene luogo di rivendicazioni per una migliore gestione del verde urbano, un ripensamento della mobilità pubblica e un drastico abbattimento del impatto ambientale dell’attività portuale. Si parte al parcheggio degli Archi per inscenare il funerale dei platani di via Marconi, di cui si è deciso l’abbattimento all’interno del progetto di riqualifica del quartiere".


“Il taglio dei platani è solo la dimostrazione che il verde urbano è abbandonato a se stesso. ” Così riferisce Emiliano Stazio del circolo di Legambiente il Pungitopo, il quale sostiene che il vero problema “è che il team di esperti scelti dal comune è guidato da un allergologo che per quanto bravo nel suo lavoro quanto ne può sapere di Piante Forestali?” E difatti il progetto PIA (Progetto Inquinamento Atmosferico) ha bocciato la sostituzione dei suddetti platani con essenze forestali tipiche della nostra area come ad esempio dei lecci degli aceri o dei bagolari, perché ritenuti, ingiustificatamente, scomodi e di difficile gestione. Via Marconi è anche teatro della contestatissima pista ciclabile, realizzata senza alcun piano concreto per la mobilità dolce, caratterizzata da innumerevoli interruzioni e pericolosi sali e scendi dai marciapiedi non che attraversamenti di trafficati raccordi del traffico urbano e di fatto completamente smantellata ad un anno dalla sua realizzazione. Che il comune non abbia un vero progetto per ridurre il traffico urbano e promuovere un altro tipo di mobilità meno dipendente dai combustibili fossili lo testimonia anche lo smantellamento dei binari della stazione marittima,


“La chiusura della Stazione Marittima è l'emblema della mancanza di visione delle ultime amministrazioni comunali targate Mancinelli” Riporta Alessio Moglie di Altra Idea di Città “Da anni sosteniamo il progetto di metropolitana di superficie, che consentirebbe di lasciare i mezzi propri fuori città e raggiungere il centro in treno. Le strutture ci sono, basterebbe non smantellarle e fare una scelta con prospettiva futura. Forse chiediamo troppo a chi continua a costruire parcheggi multipiano in centro o a cementare il porto per l'arrivo di grandi navi”.

Prosegue la nota: "Purtroppo il comune di Ancona a guida Mancinelli continua ad andare in tutt’altra direzione, appoggiando i progetti di ampliamento del molo Clementino che porteranno alle porte della città mostri ecologici quali le grandi navi da crociera. A tutto questo Fridays For Future propone un piano alternativo basato sulla tutela del verde e della biodiversità, che promuova una mobilità pubblica elettrificata affiancata da piste ciclo-pedonali e carsharing, dove il porto smetta di essere solo un'industria fossile sotto il controllo di Fincantieri e dell’autorità portuale ma accolga anche iniziative civiche che ne promuovano il valore storico culturale. Si auspica che l'amministrazione comunale non lascia nel vuoto la dichiarazione di emergenza climatica firmata nel 2019, ed organizzi incontri con la cittadinanza in cui si possano discutere progetti per la sostenibilità ambientale calata sul territorio".
 

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