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Martedì, 19 Marzo 2024
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Il tweet della parlamentare no vax che dimostra l'efficacia dei vaccini

Francesca Donato con un tweet vorrebbe dimostrare l’inefficacia dei vaccini ma finisce per dimostrare esattamente il contrario

La corsa dei no vax nel cercare di smontare gli incontrovertibili dati che dimostrano l'efficacia dei vaccini molto spesso finisce in clamorosi inciampi come quello occorso alla europarlamentare Francesca Donato colpevole di un tweet che avrebbe dovuto - a suo dire - disvelare l'inganno dei vaccini.

Eletta a Bruxelles nelle liste della Lega (con 28.460 preferenze) Donato aveva portato avanti una linea politica sempre su posizioni euroscettiche e ben più radicali del suo stesso partito. Donato ha infine lasciato il gruppo di Salvini nel settembre 2021 annunciando al tempo stesso la sua candidatura per le prossime elezioni comunali a Palermo. Una premessa necessaria per capire l'orientamento della Donato che proprio in polemica per l'approvazione del green pass aveva deciso di lasciare la Lega. "Io credo nella libertà individuale e nel principio di autodeterminazione delle scelte sulla salute - aveva detto - Principi inderogabili che questo governo sta violando. Non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi".

Veniamo dunque al tweet incriminato dell’eurodeputata nata ad Ancona ma che da anni vive in Sicilia. Donato mostra come un anno fa - il 18 gennaio 2021 - senza vaccini, si contavano 8.824 contagi e 377 morti. Oggi invece, con quasi 90% Italiani inoculati sono stati registrati 228.123 contagi con 434 morti (dati del 18 gennaio). Il numero dei decessi secondo Donato dovrebbe mostrare l'inefficacia dei vaccini. Dovrebbe perché secondo le sue stesse cifre la percentuale dei morti rispetto ai contagiati sarebbe nel 2022 coi vaccini pari al 0,19%, contro quella registrata nel 2021, senza vaccini, pari al 4,27%. 

Ci si potrebbe fermare già qua con la semplice dimostrazione di come la letalità sia dimiuita grazie ai vaccini, ma il tema è complesso e non vogliamo lasciare spazio a dubbi poiché in tanti potrebbero obiettare come ora si facciano più tamponi. Indubbiamente rispetto ad un anno fa un numero enormemente maggiore di test: appena 158.674 il 18 gennaio 2021 contro il quasi milione e mezzo (1.481.349) registrato lo scorso martedì. Ma rispetto allo scorso anno viviamo in un contesto in cui non vi sono praticamente restrizioni per i vaccinati mentre nel 2021 Lombardia, Alto Adige e Sicilia erano in zona rossa, ovvero in lockdown, mentre quasi tutto il resto del territorio nazionale viveva le restrizioni della prima zona arancione, dove poche attività erano aperte. Nonostante questo c'erano 547.058 italiani positivi mentre l'indice di positività era oltre il 5.56%. Oggi il tasso positività si attesta al 15,4% con oltre 2,5 milioni di italiani positivi a un virus che si dimostra quindi molto più contagioso ma in grado arrecare molti meno danni. Basta guardare i numeri dei ricoveri. Anche qui guardiamo ai dati anno su anno del 18 gennaio. Nel 2021 c'erano 25.428 ricoverati in ospedale e 2.544 in terapia intensiva: oggi meno di 20mila ricoverati con sintomi e meno di 2mila ricoverati in terapia intensiva. 

Gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità inoltre certificano come la maggioranza dei pazienti ricoverati non sia vaccinato o non abbia ancora completato il ciclo vaccinale, mentre ora la dose booster garantisce un'altissima protezione dagli effetti severi del Covid anche in presenza della variante omicron.

Insomma, cara Donato, spiace ma qua ha proprio sbagliato. A meno che non volesse attestare la bontà dei vaccini. 

Ma perché ci sono ancora tanti morti?

Oggi abbiamo più cure e sappiamo meglio quando usare alcuni farmaci, quali sono inutili e quali sono dannosi. Altri farmaci stanno per arrivare. Ma se i vaccini ci permettono di tornare ad una certa normalità e il Covid comincia a somigliare più a una grave influenza, ancora siamo lontani dalla normalità perché i casi gravi sono ancora troppi. Si tratta di soggetti spesso non vaccinati, ma anche pazienti che nonostante la doppia dose arrivano in ospedale in gravi condizoni: non necessariamente sono anziani ma presentano fattori di rischio come sovrappeso, ipertensione, diabete. Per questo ancora non è finita, ma di certo non ci troviamo peggio del 2021.

fonte Today.it

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