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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Donne e orizzonti, “Quel che le mani dicono” è più di un romanzo

L’opera di Estefania Mejia Negrete, autrice anconetana di origini peruviane, tocca temi d’attualità importati nell’era della pandemia

Un libro per raccontare due donne, di orizzonti e fasce d’età molto diverse tra loro, nella difficile epoca della pandemia di Coronavirus. Un libro che tocca l’animo e si rivolge a tutte le generazioni segnandone vari passaggi.

“Quel che le mani dicono”, l’opera dell’autrice anconetana di origini peruviane Estefania Mejia Negrete classe ’91 impegnata nell’ambito della comunicazione, sarà per una quarantina di giorni ancora disponibile in crowdfunding sulla piattaforma Bookabook (necessaria per raggiungere i preordini finalizzati alla pubblicazione https://bookabook.it/libri/quel-le-mani-dicono/):

«E’ emozionante parlare del mio romanzo, un romanzo di narrativa e non di genere che racconta la storia di due donne di età molto diverse entrate in contatto attraverso uno scambio di lettere mentre all’esterno dilaga la pandemia. La storia si sviluppa tra il 2020 e il 2021 con le protagoniste che si conosceranno a ridosso dello scoppio del Covid. Poi cosa accadrà? Che scopriranno delle affinità, delle passioni comuni e un amore per l’arte. La più giovane, Annalisa, studia a Firenze e vuole diventare una pittrice. Dell’altra non posso dire nulla. Ho investito molto di me stessa, credo che il lavoro sia bello e valga la pena dargli fiducia».

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