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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Donatello rientra a casa: la scultura di San Pietro Martire torna in pinacoteca

Il riconoscimento è stato possibile sulla base di un verbale, redatto in seguito alla soppressione degli ordini religiosi del 1866 e recentemente ritrovato negli archivi del Ministero dell'Interno

Torna a Fabriano, nel mese di gennaio, la scultura raffigurante San Pietro Martire, santo domenicano vissuto nel Duecento, famoso predicatore e acerrimo nemico delle eresie, ritratto nel legno da Donatello. La statua, da sempre custodita nella chiesa di San Domenico di Fabriano, era stata tradizionalmente ritenuta fino a pochi anni fa un'opera ottocentesca, a causa delle numerose ridipinture sovrapposte nel corso dei secoli. 


«Il primo a riconoscere la mano dello scultore fiorentino è stato Fabio Marcelli - spiega la nota - docente di Storia dell'arte presso l'Università di Perugia, seguito da molti altri studiosi che hanno dato credito e confermato questa attribuzione, fra cui Giancarlo Gentilini, massimo esperto del tema. La scultura è stata presentata come opera certa di Donatello nella mostra "Fece di scoltura di legname e colorì. Scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze", tenutasi a Firenze dal 22 marzo 2016 al 28 agosto 2016 e curata da Alfredo Bellandi.
Il San Pietro, ritenuto inizialmente di proprietà della Diocesi di Fabriano, è stato successivamente identificato come opera di proprietà del Fondo per gli Edifici di Culto, ma in consegna al Comune di Fabriano. Il riconoscimento è stato possibile sulla base di un verbale, redatto in seguito alla soppressione degli ordini religiosi del 1866 e recentemente ritrovato negli archivi del Ministero dell'Interno. 
L'opera versava in uno stato di forte degrado, poiché alterata da cadute di colore e da verniciature realizzate negli anni, ma dopo il restauro, condotto da Anna Fulimeni sotto la direzione scientifica di Pierluigi Moriconi, storico dell'arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, è ritornata a una vivace cromia e al suo aspetto originario, decisamente diverso da quello cui i fabrianesi erano abituati».  Si tratta, dunque, dell'unica opera di Donatello attualmente presente nelle Marche, qualificata da un potente naturalismo, nel quale dialogano l’intaglio e il colore, coerentemente con i valori espressivi del Quattrocento fiorentino. La statua sarà collocata presso la Pinacoteca civica "Bruno Molajoli" di Fabriano, che è stata recentemente riallestita e ospita una ricca e prestigiosa collezione di arte medievale, moderna e contemporanea.

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