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Distretto biologico Marche, Coldiretti: «Passo storico oltre i localismi per valorizzare la regione»

Le parole di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, a margine della firma dello Statuto del Distretto Biologico unico delle Marche

«Coldiretti Marche ha sostenuto fin dal primo momento il lavoro per la costituzione di un grande distretto del biologico regionale che potesse andare oltre la frammentazione e i localismi (spesso ricorrenti nella nostra cultura) e che potesse essere uno strumento di valorizzazione della catena agroalimentare e di promozione turistica delle Marche. Oggi viene ufficialmente riconosciuta l'ambizione di tante imprese e della Regione, in primis dell'assessore Carloni che ringraziamo, con la volontà di rendere il nostro territorio sempre più a misura di ambiente, salute e mercato». Sono le parole di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, a margine della firma dello Statuto del Distretto Biologico unico delle Marche.

«Un passaggio storico - spiegano da Coldiretti Marche - che vede oltre 2000 aziende agricole e tutte le associazioni degli agricoltori unite per un grande obiettivo comune. Tutto ciò, ovviamente, corre in parallelo alla già ottima qualità che vanta l’agricoltura marchigiana, rispettosa degli ecosistemi e amica del pianeta anche dove condotta in convenzionale, come dimostrano i dati che vedono in costante diminuzione l’impiego di fertilizzanti chimici e diserbanti». 

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